L’analisi del rischio in primis

L’analisi del rischio in primis
Angelo Gazineo, technical account manager di Maticmind

Strategia di successo nella prevenzione delle minacce IT

I sistemi informatici sono sempre più radicati nella vita di tutti i giorni; consideriamo gli smartphone, i dispositivi domestici, le connected cars e, con riferimento agli ambiti aziendali, la pervasività dell’informatica in tutti i processi produttivi. Spesso non ci si accorge di quanto siano utilizzate tecnologie digitali “behind the scenes” che, dietro ad operazioni ormai di routine, permettono continui scambi di informazioni più o meno sensibili, celando soluzioni complesse. La tecnologia è al servizio di un processo estremamente articolato, in altre parole è uno strumento che ci permette di raggiungere un certo scopo.

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Per utilizzare al meglio le tecnologie digitali è però fondamentale rispettare rigorosamente precise linee guida per la gestione e condivisione dei dati, facendo un’attenta valutazione dei rischi che corrispondono ad ogni azione intrapresa. Il primo passo da compiere è quello di aumentare la consapevolezza circa gli strumenti che si stanno utilizzando, ragionando anche da un punto di vista critico, ponendosi domande quali: “cosa succederebbe se le informazioni che sto scambiando venissero rese pubbliche?” “Sto utilizzando mezzi di comunicazione leciti e sicuri?” “Operazioni mal eseguite potrebbero causare impatti economici e/o di immagine?”

Negli ultimi anni, con l’evoluzione dei sistemi informatici, sono cresciuti drammaticamente anche gli incidenti nel campo della cybersecurity e le aziende hanno dovuto rivedere i propri piani di investimento con lo scopo di contrastare il sempre più vasto campo delle minacce informatiche. Eppure tutto ciò non è ancora sufficiente: è fondamentale identificare i propri fattori di rischio, ovvero capire quali conseguenze ci sarebbero al verificarsi di un determinato attacco e, in funzione di questa analisi, mettere in campo una serie di strategie nel breve, medio e lungo periodo.

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Maticmind, azienda leader a livello nazionale nella system integration e in particolare nella cybersecurity, si prefigge come “main goal” quello di offrire servizi a valore che possano affiancare i clienti nel raggiungimento di adeguati standard di security, a partire dalle aree di advisory e di consulenza, fino ad arrivare ai servizi di offensive security.

Si tratta di aiutare le imprese a fronteggiare rischi reali nei quali si possano imbattere. Fra i più noti, il ransomware, ovvero una minaccia complessa e altamente pericolosa che negli anni si è evoluta da un modello di attacco lineare a un infido modello Ransomware as a Service (RaaS), reso disponibile e utilizzabile anche per attori con poche conoscenze tecniche, previo pagamento verso i soggetti creatori del malware. Il modello a servizio ha così moltiplicato il numero di attacchi a livello globale con danni irreparabili di natura economica e di immagine.

È importante considerare che il ripristino da un attacco ransomware è difficile e costoso ed è pertanto opportuno investire in una strategia fondata sui tre principi cardini della: prevenzione, consapevolezza e reazione. Spesso questi attacchi devastanti per le aziende partono da un errore umano, da un’azione compiuta con leggerezza e pertanto il concetto di awareness deve essere un punto focale nella definizione di una strategia di cybersecurity.