Commvault: dal back up alla sicurezza avanzata

Commvault: dal back up alla sicurezza avanzata

La società ha riformulato la sua strategia con l’annuncio di nuove funzionalità di sicurezza e ha preparato una offerta specifica per la PA, che considera una industry dai forti connotati di sviluppo che pesa ancora poco sui ricavi in Italia. Nel nostro Paese, l’azienda ha registrato quest’anno una crescita in doppia cifra come revenue totale

Commvault ha illustrato il 21 giugno alla stampa italiana una serie di iniziative strategiche e di prodotto che lasciano prefigurare un riposizionamento significativo sul mercato. “Sì – conferma Loredana Ferraiuolo, Country Manager Italy di fresca nomina – la casa madre, prossima ormai ai 600 milioni di dollari di fatturato (in crescita del 6% su base annua), ha deciso di riservare più attenzione al mercato della cyber sicurezza e di assumere una struttura più verticalizzata rispetto al passato. Inoltre abbiamo deciso di intensificare la nostra presenza sulla PA nazionale con il varo anche di tre verticali geografici finalizzati a presidiare meglio proprio la Pal. In questo contesto strategico rientra anche l’obiettivo di modificare le modalità del pricing, in ossequio alla sempre maggiore tendenza dei clienti di operare secondo logiche Opex. Oggi circa l’80% dei nostri ricavi arriva ancora dagli abbonamenti. E’ stato avviato una rifocalizzazione sui servizi SaaS, legata anche al maggior peso che la cyber sicurezza avrà nel nostro futuro”.

In Italia la società, che utilizza un modello commerciale completamente indiretto, sta crescendo a tassi di due digit, che punta a confermare. “I partner sono un centinaio, circa 7000 a livello mondiale. Con loro in futuro verrà aumentata la collaborazione”. Forrester ha da poco espresso un giudizio positivo, ritenendo completa l’offerta dei servizi di backup e di data protection forniti da Commvault, che in Italia può contare in questo momento su un organico di una quarantina di persone, destinato a crescere con le nuove iniziative. Commvault si considera uno dei pochi vendor in grado di proteggere completamente il workload. “Un altro aspetto importante della nuova strategia, aggiunge Ferrariuolo (ex Telecom Italia), è quello delle partnership. Miriamo soprattutto a grandi partnership come quelle con Microsoft, Palo Alto e Cyberark. Le partnertship sono e saranno sempre più fondamentali per migliorare la market share. Facciamo data protection da 27 anni. Era inevitabile una rivisitazione del nostro modello di business. I primi riscontri dal mercato ci fanno ben sperare. Sono molti le grandi aziende che hanno scelto le nostre soluzioni. Cito per tutti Enel e molte delle grandi banche operative nel nostro Paese”. Finance ed Energy sono infatti due tra le industries meglio presidiate. Ma anche il fashion ha dato grandi soddisfazioni all’azienda che ora mira a recuperare spazio nella PA, locale e centrale. “Quella delle smart cities – rileva ancora il neo Country Manager della filiale italiana – rappresenta per esempio una opportunità che non vogliamo lasciarci sfuggire”.

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Le nuove funzionalità di sicurezza

Disponibili da luglio, le nuove funzionalità di sicurezza avanzate di Commvault sono gestite e fornite attraverso la nuova intuitiva interfaccia Commvault Cloud Command, che offre visibilità completa per migliorare le decisioni aziendali e la postura di sicurezza e preservare i dati per un ripristino più preciso ed efficiente. Queste funzionalità includono:

  • Commvault Cloud Command Un’unica piattaforma e interfaccia utente, che offre una gestione universale per tutte le offerte Commvault in una dashboard integrata, con telemetria completa e osservabilità degli indicatori chiave del software. Mostra stato di salute, livelli di rischio, indicatori di sicurezza e di ripristino e altro ancora in modo intuitivo e immediato, tutto da un’unica fonte.
  • Commvault Risk Analysis Alimentato dal machine learning mette in quarantena e protegge i dati sensibili, offrendo alle organizzazioni la possibilità di scoprire, analizzare e proteggere le informazioni per supportarle a prevenire l’esposizione cyber e la potenziale esfiltrazione dei dati.
  • Commvault Threat Scan Permette il rilevamento di set di dati corrotti o sospetti. Le aziende possono utilizzare questa funzionalità per individuare e mettere in quarantena malware e minacce dai contenuti di backup, contribuendo a garantire ripristini puliti e riducendo la probabilità di nuova infezione.
  • Commvault Auto Recovery Strumento di analisi informatica che verifica la prontezza del ripristino su scala e fornisce un framework per l’analisi forense al fine di convalidare e sanificare i punti di recovery, contribuendo alla prevenzione di incidenti futuri.
  • ThreatWise Advisor Fornisce logica integrata negli ambienti di backup Commvault per consigliare in modo intelligente la collocazione di esche e proteggere i workload critici.

“Commvault – osserva Domenico Iacono, Presales Manager Iberia and Italy – sta affrontando la sfida del ransomware cercando di eliminare i costi associati ai tempi di inattività causati dalle violazioni di dati attraverso il monitoraggio continuo e proattivo delle minacce e la loro bonifica. La protezione della maggior parte di workload richiede solide partnership tecnologiche e ingegneristiche. A tal fine, come evidenziato dal nostro Country Manager, Commvault ha annunciato delle collaborazioni con Microsoft e CyberArk tese a integrare la tecnologia di Commvault con le rispettive piattaforme di sicurezza. Ampliando il proprio ecosistema di protezione, si aiuta le aziende a migliorare la propria. L’integrazione bidirezionale tra Commvault e Microsoft Sentinel offre, per esempio, maggiore sicurezza e migliore collaborazione tra gli ambienti di backup e i sistemi di protezione. Questo nuovo livello di interoperabilità per i team IT e SecOps fornisce un’orchestrazione automatizzata congiunta su entrambi i sistemi per ottenere informazioni combinate sugli eventi informatici, contromisure attuabili e incident response ottimizzata. Stiamo, in conclusione, lavorando su molteplici ambiti nell’ottica di complementare e arricchire il back up di tipo tradizionale. Il tutto con un approccio di Unified Management”.

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