Finance: una roadmap per la piena sostenibilità

Finance: una roadmap per la piena sostenibilità

Tecnologie cloud, AI e advanced analytics al centro della roadmap di CRIF per la propria piattaforma end-to-end di gestione del credito già utilizzata dai principali istituti italiani

Nell’ultimo decennio l’industria finanziaria è stata profondamente impattata da evoluzioni regolamentari, crisi e pandemia, oltre che dall’accelerazione tecnologica, e oggi è caratterizzata da una crescente competizione. Le principali aree di intervento che i player del settore finance stanno perseguendo sono:

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  • creare sistemi di gestione del rischio basati su un mix di dati interni ed esterni;
  • aumentare la propria partecipazione all’ecosistema sfruttando anche l’esperienza delle fintech per aggiornare i sistemi di credito e lending digitali e contestuali;
  • semplificare la gestione del flusso dei contratti e ottimizzare i processi interni, migliorando l’esperienza cliente implementando smart contract e hyper-automation, con impiego di RPA e AI;
  • progettare soluzioni complete e trasversali per gestire insieme dati e processi del credito invece di utilizzare singole tecnologie a silos;
  • identificare rapidamente le lacune relative alle capabilities, integrando moduli che soddisfino pienamente aspetti quali gestione delle policy, pricing dinamico e sistemi evoluti di alerting.

La sfida centrale è mantenere piena coerenza e attenzione alla direzione strategica, all’efficienza operativa e alla gestione del cliente tramite una pianificazione attenta.

«Da sempre CRIF ha un ruolo di primo piano nel sistema finanziario, con una presenza piena in termini di dati, modelli analitici, processi e soluzioni al fianco dei nostri clienti per la data governance e la gestione end-to-end del credito» spiega David Pieragostini, executive director global solutions strategist di CRIF. Ormai da anni CRIF ha realizzato e avviato sui principali istituti italiani la CRIF Credit Management Platform, una piattaforma e un modello concettuale e fisico che garantisce una visione trasversale del credito: dalla prevendita, attraverso la concessione e il monitoraggio sino alla gestione di ogni fase, incluso gli NPL. «Grazie a un’attenta pianificazione, è stata recentemente definita la roadmap che proietta la piattaforma CRIF verso le prossime sfide come una delle visioni più complete e attuali del momento. L’impiego e il suo pieno ancoraggio alle filosofie micro e digital foundation ne consentono e consentiranno la piena fruizione come cloud ready application. Tenendo presenti anche indicazioni di Gartner è stato possibile percorrere ‘step by step’ un costante livello di innovazione. Gli elementi fondanti delle prossime release sono la piena propensione verso il cloud e l’uso di tecnologie di ultima generazione per la gestione funzionale dei percorsi, segmenti e prodotti (API, AI, workflow automatici)» – continua Pieragostini.

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Elemento distintivo è la forte capacità in termini di instant e fast decisioning. Oggi migliaia di pratiche sono gestite con nuove ottiche di analisi forward looking su controparti retail e corporate in oltre il 50% delle filiali del sistema bancario italiano. Grazie ai significativi investimenti in big data, AI e machine learning, la piattaforma CRIF utilizza motori decisionali che abilitano la piena integrazione nei processi delle policy esistenti, abbattendo rischi reputazionali e consentendo alla rete di muoversi con sicurezza tramite un unico governo del credito, che abilita integrazioni verso customer journey specifici ma integrati in termini di strategie decisionali anche in ambito open banking. L’avanzato livello di ingegneria del software, basato su una profonda conoscenza di business, abilita la gestione delle funzioni sia on premises che hosted da CRIF, private cloud, public cloud. «La piattaforma è realizzata con strumenti open source, API e web services facilmente accessibili a supporto dei sistemi legacy della banca e soddisfa pienamente le tematiche di sicurezza e compliance. Strutturata per moduli integrabili, copre tutte le esigenze del credito e consente la piena gestione di tutte le forme tecniche e segmenti» – conclude Pieragostini.

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