Microsoft lancia il laboratorio italiano di Intelligenza Artificiale

Microsoft lancia il laboratorio italiano di Intelligenza Artificiale

Ricerca Ambrosetti: il 18% di PIL in più grazie all’IA

Cosa vuol dire essere all’inizio di una nuova era? “Siamo in un momento di trasformazione epocale, che avviene anche perché il contesto in cui viviamo è finalmente pronto per indirizzare gli strumenti innovativi che oggi il mercato offre”. Sono le parole con cui Andrea D’Onofrio, Marketing lead for Data & Analytics at Microsoft Western Europe, presenta il Microsoft AI L.A.B.. Di cosa si tratta? Di un ecosistema allargato con cui la compagnia americana intende supportare il lavoro di aziende e pubbliche amministrazioni nell’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale. Non è un segreto: da mesi, Microsoft ha puntato sulle potenzialità di Copilot, il nome univoco con cui definisce le inferenze dell’IA generativa all’interno dei suoi prodotti. Un mondo nuovo, continuamente in divenire, dentro il quale ci si può perdere. Ed è qui che arriva il Microsoft AI L.A.B..

Cosa ci sia dietro l’acronimo lo spiega Vincenzo Esposito, CEO di Microsoft Italia, che in remoto ha salutato i presenti alla conferenza di lancio del programma. «Con AI L.A.B. andiamo oltre il concetto singolo di laboratorio. È l’unione delle parole Learn, Adopt and Benefit, ossia un modo per restituire i concreti vantaggi che ci sono nell’utilizzo delle attuali piattaforme di IA generativa, che per noi girano intorno a Copilot».

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Un boost al PIL

Come da recente ricerca di The European House – Ambrosetti e Microsoft Italia, un’adozione pervasiva dell’AI generativa può produrre, a parità di ore lavorate, fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, ossia il +18% del PIL italiano. A parità invece di ricchezza prodotta, l’uso di strumenti di AI generativa possono liberare un totale di 5,4 miliardi di ore, che possono essere dedicate ad altre attività più strategiche e a valore. «I vantaggi dell’AI generativa sono trasversali a tutti i settori: attualmente, il settore finanziario, manifatturiero e sanitario (e scienze della vita) sono i mercati più maturi nell’ambito dell’uso. I processi aziendali che ne stanno traendo maggiori benefici, grazie a una più efficiente gestione di grandi quantità di dati, sono la R&S, la progettazione e la produzione e supply chain» spiega Microsoft. 

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Ancora, dal report emerge che le aziende italiane si stanno già avvicinando a queste tecnologie, cogliendone i benefici: una impresa su due ha già provato a utilizzare soluzioni di AI e il 70% di coloro che le hanno testate dichiarano di aver ottenuto vantaggi di produttività. Tra i principali ambiti di utilizzo evidenziati: il reperimento di informazioni (55%), assistenza virtuale (48%) ed efficientamento dei processi (47%). Tra le principali barriere per la piena adozione di queste tecnologie vengono evidenziate per il 72% delle imprese quello delle competenze e una preoccupazione sugli aspetti di privacy, sicurezza e affidabilità.   

AI L.A.B. è dunque un progetto che si traduce in un programma personalizzato per imprese, Pubblica Amministrazione, professionisti e studenti volto a massimizzare l’impatto positivo delle nuove tecnologie e sostenere un’adozione responsabile dell’AI generativa. Il programma consentirà alle aziende di avviare un percorso di valutazione, sviluppo congiunto, formazione e implementazione delle migliori soluzioni, per accrescere il vantaggio competitivo nel mercato globale attraverso l’IA. Fondamentale in questo percorso, il ruolo dell’ecosistema dei partner, che insieme a Microsoft accompagneranno le aziende in tutte le fasi del programma: Accenture, AGIC Group, Almawave, Altitudo, Avanade, Avvale, Capgemini, Engineering, EY, Hevolus, Jakala,  MESA, Porini/DGS, PWC, Reply, Prometeia e Trueblue sono i primi ad aderire, mettendo a disposizione delle imprese servizi, competenze e risorse dedicate.

Il mondo della formazione

Peraltro, Microsoft Italia ha avviato collaborazioni strategiche con ELIS, H-FARM e Talent Garden per lo sviluppo di percorsi di formazione e guidare i professionisti nell’acquisizione di competenze tecniche e di business. In ambito Università e Ricerca, con AI L.A.B., Microsoft si propone di promuovere una stretta collaborazione con gli atenei del nostro Paese per creare percorsi dedicati e focalizzati all’applicazione pratica dei casi d’uso reali. Grazie all’adesione al programma AI L.A.B., gli atenei potranno integrare all’interno dei loro programmi corsi specifici sull’AI generativa e attività di ricerca sulle nuove tecnologie. L’accordo prevede l’introduzione nei corsi di laurea di seminari e laboratori specifici sull’AI con il coinvolgimento di esperti Microsoft e dei partner, la collaborazione per progetti di ricerca, attività di formazione specifica sui temi dell’Intelligenza Artificiale anche per gli studenti provenienti da percorsi non tecnici. 

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I tre step di adozione

Microsoft ha pensato a tre diversi livelli di introduzione dell’IA presso le aziende clienti. Il primo passo è il livello Approach, basilare per attuazione già in essere di iniziative di IA, un modo per cominciare a fare i passi fondamentali nel sistema. Poi Accelerate, il livello in cui i progetti IA si fanno concreti nell’azienda, con sessioni tecniche volte anche all’innovazione infrastrutturale. Infine Advance, il livello più alto in cui il tema dell’IA viene davvero “governato” in azienda, parte integrante delle strategie di business.