VEMlive 2023, “un ponte immaginario tra visione e realismo”

VEMlive 2023, “un ponte immaginario tra visione e realismo”

VEM si pone come partner pronto ad agire per affrontare le sfide e raggiungere gli obiettivi della trasformazione digitale, grazie anche alla recente acquisizione di NEEN, di importanza strategica per la cloud integration

Si è concluso VEMlive 2023, l’annuale evento organizzato dal system integrator forlivese di nascita, con sedi a Milano, Modena, Padova, Roma e Senigallia. Un grande momento di incontro e confronto che quest’anno ha messo al centro il tema “IMPACT Catalizzatori digitali di efficienza, evoluzione e crescita”, con l’obiettivo di immaginare un’evoluzione digitale capace di influire profondamente e positivamente su molti aspetti della vita umana e aziendale perché il business del futuro si farà coniugando innovazione tecnologica, sostenibilità, responsabilità sociale e integrazione. L’evento si è svolto presso il Grand Hotel di Rimini, simbolo dell’immaginario felliniano per eccellenza, una location il cui fascino è rimasto immutato nel tempo.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

«Federico Fellini sosteneva che “L’unico vero realista è il visionario”. Partendo da questa affermazione, il nostro obiettivo odierno è creare un ponte immaginario tra visione e realismo – esordisce Stefano Bossi, CEO di VEM Sistemi. «Quando la narrazione si fonde con lo stile e si unisce a linguaggio, a contenuti originali e a un ritmo avvincente, ecco che avviene la magia. In un momento storico come quello attuale, è ancora più complesso prendere decisioni tecnologiche mirate a generare un impatto positivo sulle organizzazioni. Questo perché, se prendiamo in esame il settore dell’ICT e le tante transizioni in atto, sono già esse stesse complicate. Occorre infatti sapere rispondere alle richieste dell’IT in modo tempestivo, garantendo risultati concreti».

Secondo Bossi, oggi bisogna concentrarsi su come favorire e supportare i processi che massimizzano i benefici lavorando su tre principali direzioni: l’efficienza, la crescita e l’evoluzione, ognuna con un diverso orizzonte temporale: «Per efficienza, intendiamo non solo il “cost saving”, ma piuttosto il “more and better”, a parità però di risorse umane e di investimenti tecnologici. La crescita deve essere sostenibile e responsabile, innanzitutto dal punto di vista finanziario, mentre l’evoluzione deve rappresentare una vera e propria svolta innovativa. Dobbiamo quindi tradurre la crescita in una scalabilità dei sistemi IT e delle capacità digitali aziendali e tradurre l’evoluzione in un’adozione anticipata di nuovi trend tecnologici emergenti, proponendo investimenti che siano al contempo sostenibili e responsabili».

Leggi anche:  Qlik Connect 2024: una line-up d’eccellenza traccia il futuro dei dati e dell’intelligenza artificiale

LA STRATEGIA DEI “4 PILLARS”

«In un contesto ad alta complessità e, al contempo, con un futuro caratterizzato da bassa o limitata visibilità, emergono per noi due parole chiavi: semplicità e focus – dichiara il CEO «Il termine “semplicità” è una parola che rende particolarmente attuale la nostra mission aziendale definita più di 10 anni fa: rendere semplice la fruizione di soluzioni e servizi che sottendono un’elevata complessità di integrazione tecnologica. Una mission resa ancora più credibile dalla nostra strategia. Grazie all’acquisizione del 67% del pacchetto azionario di NEEN, nel luglio 2023, abbiamo infatti completato la nostra “4 pillar strategy”, includendo il tassello mancante della cloud integration e rafforzando al tempo stesso il nostro ruolo non solo come integratore ma anche come advisor per la progettazione, realizzazione e gestione di architetture IT più sicure, più affidabili, più resilienti, più adottabili, più scalabili, più sostenibili, più ibride e soprattutto, in alcuni casi, più indipendenti».

La recente acquisizione si colloca infatti all’interno di una strategia ben definita dal Gruppo che ha l’obiettivo di fondare i servizi offerti ai propri clienti su quattro pilastri: technology integration con VEM sistemi, cybersecurity con Certego, software development con Mydev e, da luglio, cloud integration con NEEN, azienda che, come racconta l’AD Marco Zani, “si trova a Milano ed è composta da un team di circa 20 persone. La nostra realtà si caratterizza per le forti competenze verticali nella gestione dei servizi cloud»,

«La seconda parola chiave è “focus” – conclude Bossi. «Proprio grazie alla semplicità, pensiamo di potere aiutare i nostri partner ad essere maggiormente “focalizzati” sull’ascolto e la comprensione del demand proveniente dalle diverse linee di business aziendali».

Leggi anche:  Ripensare i processi per sfruttare la tecnologia

L’evento ha visto la partecipazione di un folto numero di relatori, esperti IT e partner, fra cui Axis, Cisco, CyberGuru, NetApp, Netwrix, Panduit, Radware, RedHat, Rubrik, Schneider Electric, Trend Micro, VMware Carbon Black, Samsung.

In particolare, risale all’inizio del 2023 l’accordo di collaborazione tra VEM e Radware, azienda che produce in casa tutta la tecnologia in ambito sicurezza e ha siglato accordi anche con Cisco e Checkpoint. «In tema di digitalizzazione è importante capire l’enorme cambiamento che sta portando nel business e nella vita di tutti i giorni e verificare il livello di sicurezza di ogni applicazione», sottolinea Alberto Prandini, regional director di Radware Italia, Grecia e Cipro.

VEMlive 2023, “un ponte immaginario tra visione e realismo”
Stefano Bossi, CEO di VEM Sistemi

VERSO UN MODELLO DI BUSINESS POSITIVO

Per sottolineare l’importanza della sostenibilità è intervenuta Valentina Ciurlante, Sustainability Specialist: Evolution Guide & Community Catalyst di NATIVA, società che si pone l’obiettivo di accelerare la transizione dei modelli economici da estrattivi a rigenerativi: «Il modello di business che ci ha accompagnato finora non può essere quello del futuro perché si basa su un modello di crescita infinita. Rigenerazione significa creare più valore di quanto se ne prenda e andare verso l’adozione di un benefit model che crea valore per gli azionisti e per tutti gli stakeholder».

Per Gianmatteo Manghi, CEO di Cisco Italia «Il digitale può aiutare imprese, organizzazioni e PA a evolvere la propria funzione in modo completo, ad avere cioè un impatto positivo perché la crescita economica migliora l’aspettativa e la qualità della vita. Noi abbiamo deciso di investire in cinque aree fondamentali: applicazioni (interesse che viene confermato anche dalla recente acquisizione di Splunk, azienda leader nel settore della cosiddetta observability), il modello di lavoro del futuro, le infrastrutture di rete, la cybersecurity e, in modo trasversale, la sostenibilità».

Leggi anche:  Retail: in Italia meno di un'azienda su cinque ha una vista completa del cliente

La sessione plenaria è poi continuata con l’intervento sul tema “Miti e realtà della data economy” di Gianluigi Castelli, Direttore Devo Lab SDA Bocconi, che ha spiegato a tutti gli ospiti come il mondo attuale presenti una crescente complessità, in cui il quadro normativo e le tecnologie sono sempre più articolate, la velocità di cambiamento è sempre più alta e quindi tutti noi come persone e aziende ci troviamo nella difficoltà di capire come operare in maniera coerente con il mandato di creazione di valore  in termini di sostenibilità; l’umanità deve quindi impegnarsi a capire le tecnologie, a sviluppare competenze sempre più raffinate per capire come semplificare e dominare la complessità che altrimenti è destinata a travolgerci.

Quando si parla di tecnologia e innovazione, uno dei temi più importanti si lega inoltre al gigantesco mondo delle startup. Lo sa bene Gianluca Dettori, Chairman & Partner di Primo Ventures, società di investimento specializzata nel venture capital tecnologico in campo digitale e nel settore spaziale.

«Il modo in cui siamo abituati a vivere dovrà essere reingegnerizzato puntando su cultura, soldi e tecnologia in un mondo che è caratterizzato da aziende “unicorni” e aziende “zebre”, dove le prime rappresentano un modello di business cha fa gli interessi di pochi, mentre le seconde privilegiano la qualità alla quantità».

A chiusura dei lavori, ha preso la parola Marco Bubani, direttore innovazione di Vem Sistemi: «Il nostro ruolo è sempre stato quello di consentire di utilizzare tecnologie estremamente complesse in modo semplice, per consentire alle aziende di concentrarsi sul proprio core business. La recente acquisizione di NEEN rafforza la nostra missione: siamo pronti a guidare i clienti in un percorso completo verso il cloud, un mercato che continua a espandersi in modo sostenuto».