Meta, arrivano in Europa gli abbonamenti anti-pubblicità per Facebook e Instagram

Meta, arrivano in Europa gli abbonamenti anti-pubblicità per Facebook e Instagram

L’azienda ha soddisfatto le richieste dell’Unione Europea per un servizio libero da annunci

Meta ha confermato che inizierà a offrire agli utenti Facebook e Instagram in Europa un’opzione di abbonamento senza pubblicità già da questo mese. Gli utenti in Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo, con la Svizzera, potranno utilizzare entrambe le piattaforme senza pubblicità per un canone mensile di 10 euro se si iscrivono sul web o 13 euro se sottoscrivono un abbonamento tramite app iOS e Android. La differenza sta nel tenere conto del taglio dei pagamenti in-app che Apple e Google prendono come quota. Meta afferma che i dati degli abbonati non verranno utilizzati per scopi pubblicitari. Per il momento, l’abbonamento coprirà tutti gli account collegati nel Centro account di un singolo iscritto. A partire dal 1 marzo del prossimo anno, gli utenti dovranno pagare 6 euro in più sul web e 8 euro in più su iOS e Android per ogni account collegato su cui desiderano avere un’esperienza senza pubblicità. 

Gli iscritti avranno comunque la possibilità di utilizzare Facebook e Instagram gratuitamente ma con annunci nei loro feed. Meta afferma che “continuerà a offrire alle persone libero accesso ai nostri prodotti e servizi personalizzati indipendentemente dalla posizione”. L’azienda afferma che sta iniziando a offrire il piano senza pubblicità per conformarsi alle “normative europee in evoluzione” come il Digital Markets Act e le interpretazioni più rigorose del Regolamento generale sulla protezione dei dati. Le autorità di regolamentazione della privacy nell’UE hanno fatto pressioni su Meta affinché chiedesse il consenso esplicito agli utenti prima di mostrare loro annunci mirati in base alla loro attività. La società si è offerta di soddisfare tale richiesta, ma secondo quanto riferito ha suggerito alle autorità di regolamentazione di dover addebitare costi agli utenti che rinunciano, probabilmente nel tentativo di compensare eventuali carenze di entrate. La Corte di giustizia dell’Unione europea, afferma, ha stabilito in una sentenza “che un modello di abbonamento, come quello che stiamo annunciando, è una forma valida di consenso per un servizio finanziato dalla pubblicità”.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Leggi anche:  TikTok investirà 2 miliardi di dollari per proteggere 170 milioni di utenti