Dati aziendali: le 5 sfide delle PMI e il rapporto con l’AI in agenda nei due eventi DAMA a Bologna

Dalla ricerca “Data Unleashed” del World Economic Forum, con il contributo di DAMA Italy, emergono cinque criticità principali nella gestione dei dati per le piccole e medie imprese (PMI), che rappresentano il 90% dell’economia mondiale e il 92% delle aziende attive in Italia.

Il WEF le riassume così: la carenza di “governance” (stabilire ruoli, processi e responsabilità chiare), la difficoltà nel creare valore dai dati, i limiti delle infrastrutture IT, le barriere nell’accesso ai mercati globali e la scarsa attenzione ai dati sulla sostenibilità.

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Queste problematiche sono state identificate grazie a un’ampia indagine che ha coinvolto 111 persone di 21 settori economici in 42 Paesi. Nino Letteriello, presidente DAMA Italy (capitolo italiano dell’associazione con 83 chapter e oltre 15mila esperti nel mondo) e coordinatore area EMEA, tra i top 100 influencer nel data management, è tra i co-autori della ricerca. 

Anche in risposta a queste sfide delle PMI, DAMA Italy coordina due eventi significativi questa settimana a Bologna: la convention italiana DIAC su “Dati e Intelligenza Artificiale: un legame imprescindibile” prevista per l’1 dicembre, con gli interventi dei docenti universitari Massimo Chiriatti e Maurizio Lenzerini e i risultati della DAMA Survey su banche, energy e manifatturiero.

In parallelo, l’EMEA Data Conference (Europa, Medio Oriente e Africa) che riunirà 200 esperti in arrivo nel capoluogo emiliano da 30 Paesi dell’area. Saranno presentati casi di studio, best practice e il ruolo vitale dei dati in ambiti come l’innovazione, la gestione dell’energia, la produzione di cibo e lo sviluppo delle città, con focus anche sull’intelligenza artificiale e come governarla in modo efficace.

Il World Economic Forum suggerisce alle PMI di seguire un framework in 8 punti per migliorare la loro “data readiness”, ovvero la capacità di raccogliere, gestire e analizzare i dati per produrre risultati di valore per l’azienda. Riassumendo: un “assessment” per ottimizzare i processi, la “data governance”, la scelta di fornitori IT che rispettino anche i protocolli di governo e sicurezza dei dati, l’impegno del top management a garantire le risorse necessarie e aumentare le competenze dei collaboratori. È anche raccomandata la collaborazione tra settore pubblico e privato e la revisione regolare delle competenze interne.

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