Backbase per la modernizzazione progressiva

Sfide e strategie dell'integrazione tecnologica nelle fusioni e acquisizioni bancarie

Sistemi di back end obsoleti e processi inadeguati. Anche le banche italiane possono liberarsi dal passato e adottare un modello di engagement banking all’avanguardia

Fondata nel 2003 da Jouk Pleiter, Backbase è una società olandese attiva nel settore bancario. Con oltre duemila dipendenti e uffici distribuiti in tutto il mondo, Backbase è conosciuta per la sua piattaforma di engagement banking, che consente alle banche di offrire prodotti e servizi ai clienti su canali fisici e digitali. Nel 2022 ha inaugurato un ufficio a Milano, dando il via a un nuovo capitolo della sua storia. «La missione di Backbase è quella di ridisegnare i servizi finanziari attorno al cliente, che in sintesi significa aiutare le banche a trasformare il loro modello di interazione per essere sempre più vicini fisicamente e concretamente ai clienti stessi. Questo processo comporta una rivisitazione e modernizzazione delle architetture IT e delle operations» – spiega Alessandro Fragapane, country manager di Backbase in Italia. L’offerta di Backbase ha suscitato subito l’interesse degli oltre 200 istituti di credito presenti sul mercato, accomunati dallo stesso problema: «L’inadeguatezza dei sistemi di back end di fronte alle crescenti esigenze dei clienti».

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

DAL PASSATO AL FUTURO

Le problematiche legate alle architetture applicative, sviluppate in decenni di attività, rappresentano quindi uno degli ostacoli principali per la modernizzazione dei sistemi bancari. «A tali sfide si aggiungono gli aspetti regolatori e il modello organizzativo, che devono essere modernizzati» – prosegue Fragapane «Tuttavia, risolvere il problema tecnologico permetterebbe già oggi alle banche di raggiungere velocità di esecuzione e livelli di efficacia decisamente migliori. I modelli di business precedenti, strutturati per prodotto, canale o unità organizzativa, hanno indotto uno sviluppo delle architetture speculare che ha generato silos di applicazioni e tecnologie che non dialogano e non generano sinergie. Decomporre e modernizzare questi sistemi per creare customer value risulta arduo e costoso». Le banche si trovano quindi in un momento cruciale, con l’opportunità di liberarsi dai vincoli del passato e di adottare un modello di engagement banking di nuova generazione. «La soluzione risiede nello sfruttare la potenza di una piattaforma bancaria omnicanale unificata, che consenta alle banche di orchestrare senza soluzione di continuità i journey del cliente attraverso tutti i punti di contatto» – spiega il country manager italiano. «Questa spinta alla trasformazione permette alle banche di innovare alla velocità del digitale, rimanendo al passo con i concorrenti digital native e offrendo ai clienti soluzioni all’avanguardia che producono maggiore fedeltà e un incremento dello share of wallet».

IL MODELLO ADOPT PLUS BUILD

Esistono modi diversi di affrontare la trasformazione digitale dei canali. La metodologia più efficace, che riduce il rischio e garantisce ottimi risultati, è la cosiddetta “Modernizzazione progressiva” che prevede la graduale semplificazione dei sistemi di back end sollevandoli da tutte le attività customer facing grazie all’implementazione di una piattaforma di orchestrazione omnicanale e aperta, sviluppata con il principio della centralità del cliente e in grado di coordinare tutte le componenti tecnologiche interne e fornite da terze parti. Backbase spinge molto sul concetto di “adopt plus build” per massimizzare gli investimenti nello sviluppo dei prodotti e servizi che differenziano la banca, utilizzando ciò che la piattaforma offre “out of the box” per tutto il resto. La disponibilità di più di 400 microservizi relativi ai servizi di base – come per esempio, identity management, messaggistica, security, pagamenti e risparmio – garantisce un time to market impareggiabile rispetto a qualsiasi altro approccio. Backbase conta più di 130 clienti in tutto il mondo, che spaziano dalle piccole banche locali alle grandi realtà internazionali, dagli istituti bancari che fanno della presenza sul territorio il loro asset strategico a quelli totalmente digitali. «Solo in Europa abbiamo banche che in un anno hanno più che raddoppiato i ricavi per servizi premium, altre che hanno aumentato il rapporto ricavi per dipendente del 63% in tre anni» – afferma Fragapane. «Altre hanno ridotto il TCO dell’architettura IT dei canali del 20%. Tra i nostri clienti europei figurano BRD, BKS e Danske Bank, mentre tra quelli americani contiamo numerose credit union e banche private». In conclusione, la piattaforma innovativa di engagement banking di Backbase offre alle banche italiane l’opportunità di svincolarsi gradualmente dai sistemi di back end tradizionali e adottare un approccio che metta il cliente al centro.

Leggi anche:  Solve.it sblocca il potenziale IT delle aziende enterprise. Soluzioni su misura e know-how Made in Italy