Aruba, il principale cloud provider italiano e leader nei servizi di data center, web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini, parteciperà all’edizione annuale dell’evento Data Center Nation Milan 2024, contribuendo anche con un panel insieme a Open Fiber, Sparkle e Namex per raccontare un nuovo volto della Capitale come hub digitale per il Centro e Sud Italia.
Nel dettaglio, il 17 aprile, all’interno dell’Allianz MiCo si susseguiranno numerosi panel di settore dell’industria dei data center. Presso la sala Yellow 3, alle ore 09:50, si terrà il live talk “Roma hub digitale per il Centro e Sud Italia grazie all’unione di Data Center e infrastrutture di connettività” moderato dalla giornalista Nicoletta Boldrini e con la partecipazione di Andrea Colangelo, Director of Network Infrastructure di Aruba, Paolo Magrelli, Head of Sales Strategic Customers and Bid Management di Open Fiber, Giuseppe Valentino, VP Product Management Backbone & Infrastructure Solutions di Sparkle e Maurizio Goretti, CEO di Namex.
Il live talk si concentrerà sull’analisi approfondita di come il tessuto digitale di Roma stia subendo trasformazioni significative anche grazie agli investimenti di questi attori. Partendo da Aruba: l’imminente apertura del Data Center Campus di Roma (Hyper Cloud Data Center) rappresenta una nuova opportunità per l’accelerazione della digitalizzazione del Paese ed un vero e proprio pilastro strategico per il Centro ed il Sud Italia, crocevia e nodo di interscambio del Mediterraneo per infrastrutture internazionali.
Hyper Cloud Data Center sorge nell’area del Tecnopolo Tiburtino (Roma Est) all’interno di un’area in cui già convogliano numerose altre aziende innovative. Si estende in un’area di 74.000 m² e ciò ne fa il più grande data center campus di Roma, che a pieno regime comprenderà 5 data center indipendenti per un totale di 30 MW di potenza IT erogati con un livello di ridondanza 2N o superiore. Grazie alla disponibilità di spazio e potenza e ad un’ampia e libera scelta di opzioni di connettività, il campus rappresenta l’infrastruttura ideale di riferimento per ospitare i sistemi di realtà di ogni dimensione, dalle PMI agli hyperscaler, fino alla Pubblica Amministrazione.
D’altronde, la crescente importanza e necessità di servizi erogati in cloud e la diffusione esponenziale dell’AI richiedono un adeguato sviluppo delle reti di telecomunicazioni, della loro interconnessione con i principali data center e dei punti di interscambio sul territorio nazionale. Ponte San Pietro, Arezzo e Roma, città in cui sono localizzati i data center italiani di Aruba, rappresentano delle infrastrutture distribuite strategicamente sul territorio nazionale, connesse ai principali nodi di traffico del paese dove telco e service provider possono attivare ed erogare i propri servizi e scambiare traffico in maniera efficiente ed affidabile.
Il panel vedrà la partecipazione di Sparkle e Open Fiber, anche loro impegnati nello sviluppo delle reti di comunicazione a Roma con le loro strategie strettamente connesse alla crescita della Capitale come hub tecnologico.
Sparkle è attualmente impegnata nella realizzazione del cavo sottomarino BlueMed che punta a migliorare la connettività nel bacino del Mediterraneo collegando vari paesi – tra cui la Francia, la Grecia, Israele e l’Italia con approdi a Roma, Genova, Palermo e Golfo Aranci – e, attraverso i più ampi sistemi Blue & Raman, a creare un nuovo corridoio digitale tra Europa, Africa, Medio Oriente e Asia con estensione fino all’India. Questi sistemi nascono con i principi innovativi di “open cable system” e “open landing station” che assicurano la massima apertura verso altri operatori e lo sviluppo di ecosistemi di interconnessione di traffico Internet.
Open Fiber, principale operatore di fibra ottica FTTH (Fiber To The Home) italiano e tra i leader in Europa, sta realizzando una rete in grado di garantire connettività Gigabit nelle città, nei piccoli paesi e nelle aree industriali. In particolare, la rete di trasporto di Open Fiber connette direttamente tra loro tutti i maggiori Data Center e Neutral Access Point presenti nel nostro Paese, così come i principali punti di approdo del traffico dati internazionale in Italia (Cable Landing Station). Dopo aver collegato l’ecosistema di Data Center di Milano, Open Fiber sarà anche protagonista nell’ecosistema di Roma. L’azienda utilizza le tecnologie di trasporto ottico più innovative presenti sul mercato ed ha già testato soluzioni per la trasmissione dei dati fino a 800Gbps su singolo canale ottico. La rete FTTH, come quella di Open Fiber, porta benefici sia per gli utenti finali che per le imprese e accelera il percorso dell’Italia verso il raggiungimento degli obiettivi di connettività fissati dal Governo italiano con il piano Italia 1 Giga e dall’Unione Europea col piano Digital Compass.
A chiudere il quadro, anche Namex sta lavorando, ormai da tempo, ad una serie di operazioni volte a potenziare e consolidare Roma come l’hub di Interconnessione Internet del centro, del sud dell’Italia e del Mediterraneo. Questo impegno si è concretizzato con un segnale di costante crescita: negli ultimi anni è triplicato il numero di reti connesse nei punti di interscambio Namex (Roma, Napoli e Bari).
In questa direzione si muove anche la recente installazione all’interno di Hyper Cloud Data Center degli apparati del Namex per predisporre il suo quinto Point of Presence (PoP) romano, interconnesso in modo ridondato e resiliente agli altri data center romani. In questo modo, i clienti di Aruba possono già beneficiare della possibilità di scambiare traffico con oltre 240 operatori, italiani ed internazionali, interconnessi all’Internet Exchange Point neutrale gestito da Namex, garantendo prestazioni elevate e bassa latenza.