Innovazione digitale: esempi di intreccio tra AI, IoT e blockchain unite per un futuro innovativo

Innovazione digitale: esempi di intreccio tra AI, IoT e blockchain unite per un futuro innovativo
Stefano Bosotti, IoT offering manager smeup

Intelligenza artificiale, IoT e blockchain sono tra le tecnologie più cercate sui motori di ricerca di tutto il mondo. Queste tecnologie sono ricercate globalmente e hanno trovato impieghi specifici, come la blockchain associata alle criptovalute e l’IoT a dispositivi autonomi.

L’AI, invece, è utilizzata in vari settori come la creazione di contenuti, i sistemi di visione e l’analisi dei dati. La convergenza di queste tecnologie presenta sfide sia tecnologiche che concettuali, richiedendo nuove competenze professionali e modelli scalabili per sviluppare nuovi servizi. Vengono forniti esempi di applicazione in settori come il manufacturing e il consumer.

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Partiamo dal primo: la fabbrica. Fresca del concetto di 4.0, presenta una grande quantità di assets ormai collegati a software in grado di estrarre valore dai dati generati. In questo contesto, l’unione di IoT, AI e blockchain trova applicazione in diversi settori. Dalla produzione, alla qualità. Pensiamo, infatti, alle apparecchiature che eseguono controlli specifici sui prodotti finiti. Uno strumento IoT, quindi connesso, può fornire le informazioni rilevate ad un sistema di intelligenza artificiale che, oltre a determinarne la conformità (o la non conformità) basandosi su modelli trainati sulla base di dati storici, sarebbe in grado di inserire questi risultati sulla blockchain rendendoli disponibili e non più modificabili. Stessa cosa potrebbe accadere in ambito tracciabilità: le componenti in arrivo da un determinato fornitore possono essere identificate con l’AI e ne possono essere recuperate le informazioni di provenienza tramite la blockchain. Blockchain sulla quale possono essere inserite nuove informazioni relative alle lavorazioni eseguite.

Ma proviamo a spostarci in ambito consumer. Quale potrebbe essere il vantaggio nell’impiego di queste tre tecnologie messe assieme per l’utilizzatore finale di un prodotto o servizio? Pensiamo a una caldaia IoT, quindi connessa. Una caldaia “intelligente” potrebbe cercare online i migliori prezzi per l’energia durante i periodi di picco e modificare i contratti di fornitura tramite smart contracts sulla blockchain per ottimizzare i costi. Sfruttando invece il concetto di microtransazioni con criptomonete come IOTA, per esempio, potremmo realizzare un sistema di rifornimento automatico, per pagamenti automatici al distributore di carburante, dove un veicolo viene identificato tramite IoT e l’addebito avviene direttamente sul wallet dell’utente.

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Queste tecnologie mirano all’ottimizzazione, al risparmio energetico ed economico, e alla velocità di esecuzione, con molteplici possibili applicazioni. Anche se il loro impatto sul consumatore italiano è ancora limitato, sono già ampiamente utilizzate nel settore aziendale per analisi, previsioni, generazione di contenuti e assistenti virtuali avanzati. Attenzione, però: come sempre è bene porre molta attenzione al loro utilizzo. In ambito IoT, per esempio, l’aspetto cyber security è un argomento molto delicato. L’intelligenza artificiale non ci fornisce la certezza di risposte corrette. La blockchain, se utilizzata in ambito criptovaluta, non fornisce nessun tipo di garanzia sulla variabilità del valore. Insomma: qualche problema c’è e non di poco conto. Ma le potenzialità sono davvero infinite; il futuro, con questi tre, rischia di essere davvero incredibile!

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