Minsait lancia una proposta completa per preparare le aziende alla legge europea sull’AI

Minsait lancia una proposta completa per preparare le aziende alla legge europea sull'AI

L’iniziativa, denominata AI ACTion, definisce una tabella di marcia per le organizzazioni per rispondere ai loro obblighi legali ed evolvere verso un’IA etica e competitiva

Minsait, società del Gruppo Indra, presenta AI ACTion, una proposta per le organizzazioni per garantire che l’adozione dell’IA nelle loro operazioni e processi sia conforme alla legislazione europea sull’intelligenza artificiale – nota come AI Act – senza perdere capacità innovativa.

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Approvata nel marzo 2024 e in vigore dall’agosto dello stesso anno, la normativa applicabile nell’UE – sia per le aziende europee che per quelle che operano negli Stati membri – stabilisce una serie di requisiti obbligatori che devono essere rispettati e applicati gradualmente.

Dallo scorso febbraio, in base al regolamento, che prevede multe fino al 7% dei ricavi delle aziende inadempienti, i sistemi di intelligenza artificiale che utilizzano alcune delle pratiche vietate dal regolamento UE devono essere dismessi e le aziende devono predisporre un piano di alfabetizzazione e sensibilizzazione. Da agosto, gli obblighi si applicheranno ai sistemi di intelligenza artificiale di uso generale, come i modelli linguistici estesi (LLM), che hanno una forte capacità di imitare il ragionamento umano.

Entro agosto 2027, con l’entrata in vigore dei requisiti per alcuni sistemi ad alto rischio – quelli che possono rappresentare una minaccia per la sicurezza o i diritti umani – l’attuazione sarà completata e l’AI Act sarà una realtà per tutte le organizzazioni, i settori di attività e i livelli di adozione e sviluppo dell’intelligenza artificiale.

In questo scenario, AI ACTion si propone di guidare le aziende a comprendere il livello di vulnerabilità etica dei loro sistemi di IA, a conoscere i loro obblighi legali e, soprattutto, a saperli far evolvere in pratiche concrete all’interno dell’organizzazione senza ridurre la loro competitività.

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La metodologia di Minsait si articola in tre fasi. La prima prevede un’analisi personalizzata dei sistemi di IA a disposizione di un’azienda o di un’istituzione, studiandone i dati, le tecniche, la logica, il contesto e l’impatto e assicurandosi che includa tutte le informazioni richieste dalla normativa.

Questa analisi consente al team di esperti di IA responsabile di Minsait di incrociare le informazioni ottenute su questi asset con i livelli di rischio contemplati dalla legislazione europea, al fine di stabilire categorie basate sull’impatto del sistema di IA dal punto di vista dell’etica e della responsabilità.

L’azienda che accede al servizio dispone quindi di una tabella di marcia delle pratiche di conformità nell’uso dell’intelligenza artificiale all’interno della propria organizzazione, compresi i controlli di routine su privacy, governance dei dati o trasparenza. Queste roadmap sono specificate in azioni particolari che affrontano le specificità di ogni sistema di intelligenza artificiale, facilitando l’implementazione delle pratiche richieste dall’AI Act.

In terzo luogo, considerando il lavoro precedente, Minsait propone a ogni azienda la combinazione di componenti o strumenti tecnici per aumentare la tracciabilità, la rilevanza e la facilità d’uso per tutti i responsabili dell’IA all’interno dell’organizzazione.

“La grande sfida per le organizzazioni è quella di tradurre le normative in pratiche concrete, il che richiede il supporto degli acceleratori, che già abbiamo, e un cambiamento culturale”, spiega Leticia Gómez Rivero, responsabile della strategia e della governance dell’IA al Minsait. “Ecco perché il lavoro che stiamo sviluppando in AI ACTtion è così importante e si concentra su tre elementi: strategia, azioni e strumenti che supportano le buone pratiche”, aggiunge.