ArubaKube: due anni di innovazione cloud native, tra open source, ricerca e impatto sull’industria

ArubaKube: due anni di innovazione cloud native, tra open source, ricerca e impatto sull’industria

A due anni dalla sua nascita, ArubaKube – il centro di eccellenza nato come spin-off del Politecnico di Torino e parte del gruppo Aruba – conferma il suo ruolo di attore strategico nello sviluppo di soluzioni cloud native open source, con un impatto concreto sull’intero ecosistema tecnologico europeo.

Fin dal suo debutto, ArubaKube si è posto l’obiettivo di colmare il divario tra ricerca accademica e applicazioni enterprise, contribuendo attivamente allo sviluppo di progetti ad alto valore innovativo, promuovendo la cultura open source, riducendo il rischio di vendor lock-in e favorendo la sostenibilità tecnologica. Al centro della visione di ArubaKube vi è il paradigma del cloud continuum, che abilita un ecosistema cloud-native fluido e interconnesso, in cui applicazioni e servizi possono muoversi liberamente tra ambienti diversi – edge, cloud, on-premise – ottimizzando l’agilità, l’utilizzo efficiente delle risorse e accelerando l’innovazione in tutti i settori.

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Un impegno riconosciuto anche a livello istituzionale: per il secondo anno consecutivo, infatti, ArubaKube ha ricevuto presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati il Premio America Innovazione, assegnato dalla Fondazione Italia USA alle migliori 300 startup e PMI innovative del nostro Paese. Coerentemente con la propria missione, ArubaKube ha inoltre partecipato a due edizioni consecutive della GARR Conference, presentando applicazioni all’avanguardia del cloud continuum a supporto della ricerca scientifica.

Questa solida base di innovazione e riconoscimenti si riflette nei numerosi progetti internazionali che evidenziano l’impatto concreto di ArubaKube nella trasformazione del panorama cloud, dall’orchestrazione intelligente all’interoperabilità multicloud. L’azienda è attualmente coinvolta in diversi progetti strategici a livello europeo, tra questi:

LIQO – Il multicloud open source secondo ArubaKube. Il progetto Liqo è un pilastro strategico per ArubaKube, che figura tra i principali contributori del codice e dello sviluppo architetturale della piattaforma. ArubaKube partecipa attivamente al design e al rilascio delle nuove feature, contribuendo in particolare all’evoluzione del motore di orchestrazione multicluster, al supporto per scenari enterprise e alla modularità del sistema.

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Liqo, arrivato alla versione 1.0.0, consente la creazione di infrastrutture multicloud e multicluster, capaci di aggregare risorse e servizi da diversi provider in modo dinamico e trasparente. Nel 2024 è stato rilasciato Liqo 1.0, la versione enterprise del progetto, progettata per ambienti complessi e altamente configurabili. Grazie anche al contributo di ArubaKube, la piattaforma continua a evolvere rapidamente ed è oggi adottata in numerosi Paesi anche al di fuori dell’Europa, a testimonianza del valore della proposta open source italiana nel contesto globale.

MYRTUS – Un nuovo paradigma per il continuum computazionale. Dal 2024, ArubaKube è partner del progetto europeo Myrtus, finanziato dal programma Horizon Europe. Il progetto mira a ridefinire i sistemi cyber-fisici attraverso un’integrazione avanzata di tecnologie edge, fog e cloud, sviluppando un’infrastruttura di riferimento per l’orchestrazione dinamica multilivello.

In questo contesto, ArubaKube contribuisce allo sviluppo dell’architettura cloud-native del progetto, mettendo a disposizione la propria esperienza sull’orchestrazione distribuita e sulla modellazione di ambienti multistrato. In particolare, ArubaKube lavora sull’integrazione con Kubernetes e su strumenti di progettazione interoperabile che permettono di semplificare la gestione dei workload su infrastrutture decentralizzate.

Grazie al contributo di ArubaKube, il progetto promuove l’adozione di architetture aperte, l’eliminazione del vendor lock-in, l’efficienza energetica e la sostenibilità. Con 14 partner da 8 Paesi, Myrtus rappresenta oggi uno dei progetti più ambiziosi nel panorama europeo del computing continuum.

FLUIDOS – Edge intelligence in azione. Nell’ambito della prima Open Call del progetto europeo FLUIDOS, ArubaKube e SMA‑RTY hanno co-sviluppato DEAS (Drone to Edge Analytics Service), una demo che mostra come il framework FLUIDOS abiliti l’offloading dinamico dei carichi di lavoro in ambienti 5G. Il sistema consente a un drone di adattare in tempo reale l’esecuzione di analisi basate su intelligenza artificiale, decidendo se elaborare le immagini localmente oppure delegare il calcolo al cloud, in base alla qualità del segnale 5G disponibile. Questa flessibilità permette di ottimizzare le risorse e garantire prestazioni affidabili anche in scenari mobili e con connettività variabile.

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La soluzione integra meccanismi di orchestrazione e monitoraggio progettati da ArubaKube, che analizzano in tempo reale la qualità del segnale 5G per adattare la distribuzione dei workload tra droni e nodi edge. Grazie a questa architettura intelligente e flessibile, la demo dimostra come sia possibile garantire continuità operativa anche in contesti mobili e connettività instabile, ottimizzando l’uso delle risorse edge-to-cloud.

In merito ai diversi progetti attualmente in corso, Fulvio Risso, Professore del Politecnico di Torino e Chief Innovation Officer di ArubaKube, ha così commentato: “Liqo è la dimostrazione concreta di come la collaborazione tra un istituto accademico e un’azienda possa accelerare l’innovazione open source. Grazie alla presenza di un team altamente qualificato come quello di ArubaKube, le nostre attività di ricerca hanno potuto evolversi in direzione applicativa, trasformando concetti avanzati in progetti reali. Questa sinergia ha reso possibile un trasferimento tecnologico che oggi risulta sempre più necessario tra istituti e realtà aziendali.”

“In due anni ArubaKube è diventata un riferimento per soluzioni cloud-native innovative e sostenibili” – commenta Marco Mangiulli, Amministratore e CTO di ArubaKube – “Puntiamo a fare da ponte tra ricerca, industria e community open source, contribuendo alla sovranità digitale europea. Con il sostegno di Aruba e un team in continua crescita, stiamo sviluppando un prodotto per semplificare l’adozione del cloud continuum e creando un ecosistema internazionale di partner, sempre con al centro interoperabilità, sicurezza e libertà di scelta.”