Dal controllo al rilevamento, ripensare la sicurezza OT in chiave sovrana

Dal controllo al rilevamento, ripensare la sicurezza OT in chiave sovrana

La sovranità digitale non è solo la protezione del cloud. Si difende nelle centrali elettriche, nelle fabbriche, negli ospedali.

Si gioca dentro gli ambienti IT ma soprattutto in quelli OT – le tecnologie operative – dove l’urgenza è tenere accesi gli impianti, non aggiornare i sistemi. Ma è proprio in quegli ambienti, dove è necessario che tutto funzioni, che l’aspetto sicurezza è sottovalutato, quotidianamente.

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Molti sistemi industriali restano senza patch per mesi, a volte per anni. Non per negligenza, ma perché fermarli costa troppo o, in qualche caso, è impossibile. Sappiamo che in alcune reti critiche gira ancora Windows XP e che nessuno sa davvero cosa ci sia connesso.

C’è un problema di visibilità: Troppi asset non mappati – shadow assets – macchine che sfuggono ai radar IT. Non le controlla nessuno e non le monitora nessuno e se domani venissero compromesse, lo scopriremmo troppo tardi (se non mai).

C’è anche un problema di percezione: In certi contesti, i comportamenti anomali diventano “normali” solo perché succedono spesso. Ma se una valvola si apre in orari insoliti, oppure se un PLC comunica con un indirizzo mai visto e non ne conosciamo il perché, non basta dire: succede sempre.

Il punto è che il modello di sicurezza classico – firewall, antivirus, aggiornamenti – qui non funziona. Gli ambienti OT sono eterogenei, vecchi, spesso isolati; ogni impianto è una storia a sé e ogni intervento è un rischio.

E allora cosa serve davvero?

Serve un monitoraggio continuo che non interrompa i processi, rilevare anomalie anche senza aggiornare i dispositivi, distinguere il traffico lecito da quello ostile senza bloccare tutto – anche quando non c’è nessuno in sala controllo.

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La crescente minaccia degli attacchi informatici impone all’Italia di adottare misure concrete per rafforzare la propria resilienza digitale. Investire in soluzioni tecnologiche nazionali, come la piattaforma all-in-one progettata per proteggere le infrastrutture IT, OT e IoT, Agger di Gyala, azienda italiana specializzata in cybersecurity, rappresenta un passo fondamentale verso l’autonomia e la sicurezza delle infrastrutture critiche.

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