Con le soluzioni CRIF i player finanziari possono innovare nella gestione di dati, tecnologie e processi del credito
Nel settore finanziario la capacità di analizzare enormi quantità di dati, strutturati e non, apre oggi nuove opportunità per migliorare l’efficienza, gestire i rischi e personalizzare i servizi. È proprio grazie al lavoro sui big data attraverso nuove capacità di calcolo computazionale “esperto” che la digital transformation consente di anticipare le tendenze di mercato, rilevare comportamenti fraudolenti e ottimizzare i portafogli di investimento con una precisione mai vista prima.
Inoltre, contesti geopolitici e scenari macroeconomici in evoluzione richiedono ai player finanziari non solo capacità di resilienza ma soprattutto reazioni rapide, con verifiche champion-challenger frequenti per il continuo riposizionamento di policy e strategie.
Dunque, maggiore disponibilità informativa, crescente capacità computazionale, costante formazione e ripensamento dei modelli tradizionali portano a un’impostazione rinnovata dei processi del credito, dall’onboarding alla gestione degli NPL. Attraverso una vista sempre più trasversale e una capacità di gestione del dato di qualità, i player finanziari beneficiano, in sicurezza, di una riduzione del time to yes e di un efficace time to cash.
Si interviene così sui processi core della finanza/credito e con il supporto della GenAI – non solo in funzioni di chatbot ma soprattutto nella novità di processo e nei suoi automatismi indipendentemente dal canale – vengono liberate risorse da controlli e destinate forti competenze su nuove attività sempre più orientate alla soddisfazione delle necessità dei clienti.
Assume quindi un ruolo chiave in questo contesto la Digital Sovereignty, resa possibile dal governo congiunto delle sue componenti, ovvero dati, tecnologie e cybersecurity, spesso sollecitate anche dalla compliance normativa, come in RDARR e DORA.
Il know-how di CRIF si fonda da sempre sul valore dell’informazione, sulla sua accuratezza e sulla gestione olistica del processo, anche grazie alle tecnologie di AI, Machine Learning e GenAI. A livello di sistemi, CRIF si è focalizzata, da un lato, sulla necessità di aggiungere nuovi layer, come ad esempio il Digital Lending, per garantire l’esperienza multicanale con un forte miglioramento sul front-end; dall’altro, approcciando l’innovazione digitale nella sua interezza, CRIF ha investito sulle enormi possibilità che risiedono nel back-end, ovvero nella capacità di rinnovare profondamente i processi gestionali core del credito.
La vera sfida per gli istituti bancari è integrare queste diverse dimensioni in una strategia coesa, capace di generare valore per i clienti, sia imprese che famiglie, per la banca e per l’intero sistema economico aumentando l’inclusività finanziaria. Un altro aspetto distintivo di CRIF è rappresentato dalla propria piattaforma, CRIF Credit Management Platform, che copre l’intero processo del credito e che, grazie all’utilizzo all’avanguardia di componenti a microservizi, abilita una capacità di risposta e scalabilità realmente innovative. I risultati già ottenuti e le ulteriori prospettive consentono di guardare con grande ottimismo verso un’innovazione ben regolata, concreta e sicura, grazie alla “human-centred AI” (GenAI).