Il 72% delle aziende è in difficoltà nel gestire soluzioni di cybersecurity provenienti da più fornitori

Il 72% delle aziende è in difficoltà nel gestire soluzioni di cybersecurity provenienti da più fornitori

Secondo una recente ricerca condotta da Kaspersky, il 72% delle aziende utilizza ecosistemi multi-vendor per la gestione della cybersecurity, nonostante la complessità di queste soluzioni comporti significative difficoltà operative e finanziarie

Lo studio “Improving resilience: cybersecurity through system immunity”, condotto da Kaspersky, ha esaminato come le organizzazioni gestiscono oggi la cybersecurity, concentrandosi sulla frammentazione dei fornitori, sulle inefficienze operative e sui piani di consolidamento futuri. L’indagine è stata condotta in Russia, in alcuni Paesi europei, in America Latina, nella regione Asia-Pacifico, in Medio Oriente, Turchia e Africa.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Il report offre un’analisi dettagliata sullo stato attuale della gestione della cybersecurity nelle aziende, mettendo in evidenza le sfide derivanti dagli ambienti di sicurezza multi-vendor. Dai risultati emerge che quasi la metà dei professionisti del settore (43%) ritiene che i propri sistemi siano eccessivamente complessi e richiedano molto tempo per la manutenzione, rallentando così la capacità di risposta alle minacce emergenti. Questa complessità è spesso legata all’utilizzo di soluzioni di sicurezza provenienti da fornitori diversi, ognuna con una propria interfaccia di gestione e requisiti operativi distinti.

Inoltre, il 42% delle aziende dichiara di aver superato il budget previsto a causa della sovrapposizione di soluzioni diverse, che non solo fa aumentare i costi, ma complica anche la distribuzione delle risorse e la pianificazione strategica. I problemi di compatibilità aggravano ulteriormente la situazione: il 41% delle aziende segnala l’impossibilità di automatizzare efficacemente i processi di sicurezza, a causa della scarsa integrazione tra gli strumenti adottati. Questo comporta la necessità di interventi manuali, con un conseguente aumento del rischio di errore umano. Il 39% delle aziende, inoltre, segnala difficoltà nell’avere una visione chiara e continua delle minacce, in quanto i dati raccolti dai diversi fornitori spesso non si integrano in modo efficiente, limitando la visibilità e la comprensione del contesto generale.

Leggi anche:  SentinelOne riconosciuta miglior vendor nella classifica Frost Rada Endpoint Security del 2025

Nonostante queste difficoltà, attualmente il 72% delle aziende continua a operare in ambienti multi-vendor. È interessante notare che quasi la metà riconosce che un unico provider potrebbe soddisfare adeguatamente le proprie esigenze, a conferma di una crescente consapevolezza sui potenziali vantaggi del consolidamento. Tuttavia, solo il 28% ha già affidato la propria cybersecurity a un singolo fornitore, il che riflette un approccio cauto guidato da  timori legati alla dipendenza e al rischio di vendor lock-in.

Il panorama si sta rapidamente spostando verso il consolidamento, con l’86% delle aziende che si sta muovendo attivamente in questa direzione. Un terzo (33%) ha già iniziato a unificare i propri strumenti di sicurezza in piattaforme centralizzate, mentre il 53% prevede di farlo entro i prossimi due anni. Questa tendenza sottolinea un cambiamento strategico verso la semplificazione delle operazioni di cybersecurity, la riduzione dei costi e una gestione più efficace delle minacce attraverso soluzioni integrate. Poiché le aziende riconoscono sempre più i vantaggi di architetture di sicurezza semplificate, la tendenza al consolidamento dei fornitori è destinata a trasformare profondamente il panorama della cybersecurity.

“I dati indicano che molte aziende si affidano a più fornitori di default, anziché dopo una programmazione strategica consapevole. Sebbene la diversificazione possa offrire vantaggi in termini di copertura e riduzione del rischio, un’eccessiva complessità comporta spesso inefficienze operative e un elevato consumo di risorse. Inoltre, può compromettere la visibilità delle minacce e la capacità di risposta. La tendenza al consolidamento riflette un’evoluzione nella maturità delle strategie di cybersecurity, con le aziende che adottano piattaforme integrate per semplificare la gestione, ridurre gli interventi manuali e migliorare il monitoraggio complessivo della sicurezza”, ha dichiarato Ilya Markelov, Head of Unified Platform Product Line di Kaspersky.

Leggi anche:  Cyber truffe sui Social Media: come proteggersi dai “guadagni facili”

Per garantire una protezione efficace di tutte le attività e i processi aziendali, gli esperti di Kaspersky consigliano l’utilizzo di soluzioni centralizzate e automatizzate come Kaspersky Next XDR Expert. Questa soluzione aggrega e confronta i dati provenienti da più fonti in un’unica piattaforma, sfruttando tecnologie di machine learning per rilevare le minacce in modo tempestivo e fornire risposte automatiche ed efficaci. Le integrazioni, le funzionalità di automazione e la gestione degli incidenti rendono la complessità dell’infrastruttura molto meno problematica.