Next-gen Data Protection: la nuova frontiera della cybersecurity in Italia

Next-gen Data Protection: la nuova frontiera della cybersecurity in Italia

Minacce in aumento e servizi gestiti spingono le imprese verso soluzioni di protezione avanzata

L’Italia è sempre più nel mirino del cybercrime. Secondo il Rapporto Clusit 2025, tra il 2020 e il 2024 gli attacchi informatici gravi nel nostro Paese sono aumentati di sette volte. Si tratta di un dato allarmante che evidenzia non solo una crescita esponenziale delle minacce, ma anche una maggiore esposizione dell’intero tessuto produttivo italiano, con un impatto significativo anche sulle grandi imprese, sempre più bersagliate per la loro importanza strategica.

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Questo scenario impone una riflessione profonda e un cambio di passo concreto. Se da un lato è evidente un aumento della consapevolezza da parte delle aziende e del Sistema Paese – come dimostra il crescente impegno negli investimenti – dall’altro la portata e la frequenza degli attacchi richiedono strategie di difesa più avanzate e orientate alla cyber resilience.

A conferma di questa evoluzione, i dati dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano mostrano che nel 2024 il mercato italiano della cybersecurity è cresciuto del 15%, raggiungendo circa 2,5 miliardi di euro. Un’espansione costante che riflette l’urgenza – ormai trasversale a tutti i settori – di dotarsi di soluzioni capaci non solo di proteggere, ma anche di garantire un rapido recupero e la continuità operativa.

“Il trend è chiaro: nei prossimi anni, la cybersecurity sarà sempre più centrale per il tessuto economico italiano, soprattutto per quelle aziende che non hanno ancora adottato soluzioni allineate agli standard più avanzati. La sfida è concreta, ma lo è anche l’opportunità. I numeri riportati dal Politecnico confermano quello che stiamo osservando ogni giorno sul campo: la sicurezza informatica è diventata una priorità imprescindibile per tutte le aziende. Oggi, infatti, gli attacchi informatici sono estremamente mirati e spesso puntano direttamente alle infrastrutture di storage aziendale, dove risiedono i dati più critici. Di fronte a minacce sempre più sofisticate, la sola protezione non basta più. Serve un approccio integrato, cyber-resiliente e orientato al recupero, in cui la capacità di ripristinare rapidamente i dati rappresenta la linea di demarcazione tra continuità operativa e interruzione.

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In questo scenario, CIO e CISO hanno iniziato a valutare in modo sempre più critico le soluzioni di storage alla luce delle loro capacità di cyber resilienza. Ed è qui che entra in gioco la nostra proposta: una strategia di protezione dei dati di ultima generazione, che unisce prestazioni, sicurezza e affidabilità in un’unica architettura di storage enterprise. Con InfiniSafe, Infinidat offre una suite di funzionalità avanzate – snapshot immutabili, air gap logico, cyber detection e automated cyber protection – per contenere, mitigare e ripristinare i dati quasi istantaneamente, anche su scala multi-petabyte.

Queste tecnologie, integrate nei nostri sistemi InfiniBox, InfiniBox SSA e InfiniGuard, consentono di proteggere sia lo storage primario sia le infrastrutture di backup, garantendo un ripristino affidabile e una disponibilità del 100%, come richiesto dagli ambienti mission-critical. Questa protezione di ultima generazione è pensata per rispondere non solo alle esigenze tecnologiche, ma anche alle sfide strategiche delle aziende: continuità operativa, sostenibilità economica, e capacità di integrare la sicurezza nei processi decisionali. È un modello che si adatta perfettamente anche alla crescente adozione di servizi gestiti, una scelta strategica per molte imprese in cerca di competenze e tecnologie all’avanguardia. Le imprese italiane stanno dimostrando una crescente volontà di investire in modo serio e strutturato nella protezione dei dati. Infinidat è pronta a supportarle in questo percorso, offrendo una nuova generazione di soluzioni di storage cyber-resilienti per affrontare con sicurezza le sfide del futuro”, ha commentato Donato Ceccomancini, Country Manager Infinidat Italia.