Innovazione data-driven e approccio human-centric tra Quantum e AI
La decima edizione di WeChangeIT Forum si apre con un riconoscimento speciale: il premio “Manager dei Dati”, che celebra non solo la competenza tecnica nella gestione dei dati, ma la visione strategica di chi sa trasformarli in valore e cambiamento.
Alla vigilia dei 120 anni dalla nascita di Enrico Mattei – simbolo di un’Italia che ha saputo guidare l’innovazione invece di subirla – il Premio Manager dei Dati di Data Manager viene conferito a Dario Pagani, Head of Digital & Information Technology di Eni e CEO di Eniquantic, per la sua capacità di interpretare e guidare la trasformazione digitale come leva strategica e culturale.
Pagani ha saputo connettere mondi spesso separati – IT e business, governance e tecnologia, persone e processi – costruendo un modello in cui il dato diventa un asset competitivo e un fattore abilitante di trasformazione. Con Eniquantic, ha introdotto una prospettiva di sviluppo di lungo periodo che integra infrastruttura tecnologica e capacità di guardare al futuro con fiducia, responsabilità e crescita sostenibile.
Dai Big Data ai Good Data: l’intelligenza artificiale smaschera l’illusione dell’abbondanza e sposta l’attenzione sulla qualità, la struttura e la governance dei dati. Nella visione di Dario Pagani, l’intelligenza artificiale è una «lente» che ci obbliga a cambiare prospettiva.
«Le nuove tecnologie ci mostrano che le nostre basi di conoscenza, che pensavamo ricchissime, sono in realtà limitate. È come guardare attraverso una nuova lente e scoprire che servono dati migliori, più solidi e strutturati». Per Pagani, la sfida che ci aspetta è quella di sapere bilanciare sicurezza, resilienza e competitività sui mercati. «I dati giocano un ruolo fondamentale e il successo dipende dalla capacità di saperli valorizzare, dalla capacità di trasformare il patrimonio di conoscenza in dati di qualità e più strutturati affinché possano essere una reale leva di valore. La sfida non è solo tecnologica, ma organizzativa e culturale».
Equilibrio e approccio pragmatico alle tecnologie sono la sintesi distintiva del suo stile di leadership, che unisce prospettiva e capacità di ascolto. «Occorre la capacità di vedere oltre, laddove altri non guardano – spiega Pagani. È la lezione che ci viene da Enrico Mattei: intuire i percorsi che non tutti sanno vedere e avere il coraggio di intraprenderli. Oggi lavoriamo sul calcolo quantistico, sapendo che è un’avventura difficile, ma convinti che lì possa esserci un vantaggio competitivo. È la differenza tra “ricerca” e “sviluppo”: non ci limitiamo a studiare, trasformiamo la ricerca in delivery, in soluzioni concrete. Per me innovazione e operations devono camminare insieme. Non esiste chi innova senza conoscere l’operatività, così come non esiste un buon operations manager senza visione innovativa. E questo, più che competenza tecnica, è cultura d’impresa».
WeChangeIT Award
Il Premio Manager dei Dati intende valorizzare le eccellenze professionali che hanno saputo innovare prodotti, servizi, processi e metodi di lavoro all’interno delle loro organizzazioni, coniugando capacità manageriali, creatività, inclusione e scienza dei dati. La procedura di selezione è condotta dalla direzione e dalla redazione di Data Manager sulla base delle informazioni pubbliche dei candidati e delle segnalazioni ricevute nel corso dell’anno.

































