Data Mesh: il nuovo tessuto digitale che connette dati e business

Data Mesh: il nuovo tessuto digitale che connette dati e business

Dalla moda alla manifattura, dalle utility ai servizi finanziari: Aubay accompagna le aziende verso un modello data-driven che abilita l’intelligenza artificiale e accelera l’innovazione

Il settore del retail si è evoluto oltre la semplice transazione di scambio tra venditore e acquirente, trasformandosi in un ecosistema in continuo mutamento dove convergono bisogni concreti, desideri personali e nuove aspettative dei consumatori. L’esperienza d’acquisto moderna non si limita al prodotto; i clienti ricercano ormai una combinazione di comodità, velocità, coinvolgimento e, in misura crescente, coerenza con i propri valori. Oltre alle necessità tradizionali come qualità, prezzo e disponibilità, sono emerse richieste imprescindibili per servizi personalizzati, trasparenza sulle filiere produttive e una chiara attenzione alla sostenibilità. Non è più sufficiente offrire un buon prodotto; i consumatori cercano di sentirsi ascoltati e riconosciuti, puntando a instaurare un vero e proprio rapporto di fiducia con i brand.

In questo scenario dinamico, i dati rappresentano la chiave indispensabile per comprendere e anticipare i comportamenti dei clienti. Senza informazioni affidabili, le aziende operano in una condizione di incertezza, rischiando di generare sprechi, errori e, in ultima analisi, di perdere credibilità sul mercato.

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Le sfide del fashion e oltre

Quando pensiamo alla moda, la prima immagine è quella di stoffe preziose, collezioni che sfilano veloci e creatività che si rinnova stagione dopo stagione. Eppure, dietro a ogni capo c’è un altro “tessuto” invisibile ma fondamentale: quello dei dati. Ordini di acquisto, materie prime, processi produttivi, logistica. È un intreccio complesso che, se non gestito in modo intelligente, rischia di trasformarsi in un groviglio difficile da governare.

“C’è molta attenzione oggi su tutta la filiera che guida il mondo del retail, in modo particolare del fashion” afferma Nicola Ardito, Data Architect e Manager del Centro di Competenza Data & Artificial Intelligence di Aubay. “I dati nel fashion trascendono la semplice funzione di controllo; diventano una vera e propria leva strategica che permette alle aziende di prendere decisioni più incisive e coerenti con la direzione intrapresa”. Per Aubay, la trasformazione in una data driven company offre vantaggi significativi, con alcune ricerche che indicano come le imprese capaci di utilizzare i dati in modo strutturato possano migliorare l’efficienza operativa fino al 20-30%. Tuttavia, parallelamente all’evoluzione del mercato, anche il modo di gestire e interpretare i dati deve evolvere. “Nuovi paradigmi tecnologici e organizzativi stanno ridefinendo la capacità di adattamento al cambiamento, elevando la gestione dei dati a fattore chiave per affrontare le sfide del futuro”.

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Il mondo del fashion rappresenta un laboratorio particolarmente evidente, ma le stesse sfide riguardano anche altri settori ad alta complessità: dal manufacturing, dove la gestione della supply chain è cruciale, fino alle utility e al finance, dove i dati in tempo reale diventano leva di efficienza e fiducia. In tutti questi contesti, il Data Mesh consente di superare la rigidità dei modelli centralizzati e creare un flusso informativo agile e affidabile.

Il Data Mesh come nuovo approccio strategico

Aubay accompagna i clienti verso un cambio organizzativo volto a decentralizzare la gestione delle informazioni. Il motivo? “Centralizzare tutto nel reparto IT vuol dire riferirsi solo ad un soggetto per la canalizzazione delle informazioni e l’estrazione di valore da queste. Emerge allora il Data Mesh, ossia un approccio che richiede un profondo cambiamento culturale e organizzativo nelle imprese; ridefinisce la gestione dei dati creando un vero e proprio tessuto digitale che permette alle informazioni di scorrere liberamente tra tutti i dipartimenti, “in modo analogo ai fili che compongono un capo di abbigliamento” conferma il manager. Alcune attività restano centralizzate ma con un flusso allargato.

“Questa soluzione si fonda su quattro caratteristiche principali che guidano la sua architettura e il suo modello di governance”. Si parte dalla Domain Ownership, dove la responsabilità sui dati viene assegnata ai team che sono più vicini al dato stesso. “Ogni team, organizzato in base al dominio di business (come ad esempio manufacturing o sales), diventa il custode dei propri dati. Questo approccio supporta la scalabilità e i cambiamenti continui, garantendo autonomia e responsabilità distribuita”. Poi il Data as Product, dove i dati analitici vengono trattati come un prodotto, e i loro consumatori come clienti. “L’obiettivo è creare un prodotto di dati che sia accessibile, affidabile, comprensibile e che, soprattutto, fornisca valore al business.

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Il terzo pillar è il Self-Serve Data Infrastructure. “Qui la creazione e la gestione devono essere semplificate attraverso l’automazione infrastrutturale. Una piattaforma Data Mesh, coadiuvata da un team centrale, supporta l’intero ciclo di vita del Data Product – dal provisioning al deploy, fino al mantenimento e alla condivisione con altri domini o consumatori”. Infine, la Federated Computational Governance, dove la gestione non è più centralizzata ma collaborativa. “I vari domini e il team di piattaforma lavorano insieme per definire, implementare e monitorare regole globali relative a qualità, sicurezza, regolamentazioni e modellazione dei dati. Il risultato di questo approccio è un ecosistema trasparente e scalabile, in cui i dati si trasformano in insight immediatamente utilizzabili lungo l’intera filiera”. Per tradurre questa complessità in valore, è fondamentale il supporto di esperti in grado di interpretare i nuovi paradigmi e trasformarli in benefici concreti, facendo sì che i dati diventino il filo che unisce strategia, innovazione e futuro digitale dell’organizzazione.

Una roadmap consapevole verso l’IA

Per Ardito, adottando il Data Mesh come paradigma globale, l’azienda costruisce una base dati affidabile, coerente e facilmente accessibile. I benefici primari includono decisioni rapide e autonome, una maggiore qualità e accuratezza dei dati, trasparenza e collaborazione tra i team, e una fondamentale scalabilità delle soluzioni. “Il Data Mesh funge anche da protagonista di una strategia di abilitazione consapevole dell’intelligenza artificiale. Una moderna Data Platform costruita su questi principi consente infatti di sfruttare l’IA in una vasta gamma di casi d’uso: dalla previsione accurata della domanda, all’ottimizzazione degli stock e dell’intera supply chain, fino alla possibilità di prendere decisioni strategiche basate su dati concreti e non su mere supposizioni.

Conclusione

Il Data Mesh rappresenta molto più di un’evoluzione tecnica: è un cambio di mentalità che consente alle aziende di diventare più veloci, sostenibili e realmente data-driven. Con il Data Mesh, si combinano la creatività tipica di settori come la moda con la precisione del dato in ogni ambito aziendale, trasformando gli insight in azioni concrete a vantaggio del business.

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Aubay si propone come partner strategico per accompagnare questa trasformazione, unendo competenze tecnologiche e conoscenza dei settori per tradurre la complessità dei dati in valore concreto e duraturo.