La tecnologia On-Demand è in crescita, sebbene costi in aumento, complessità e lacune nella governance ne stiano compromettendo i rendimenti

tecnologie On-Demand

Quasi otto organizzazioni su dieci indicano che cloud pubblico, Software-as-a-Service (SaaS) e Gen AI in cloud sono fondamentali per la crescita, ma una quota analoga fatica a tenere sotto controllo i costi

Con l’accelerazione della trasformazione digitale in tutti i settori, le aziende stanno adottando tecnologie On-Demand – come cloud pubblico, SaaS e intelligenza artificiale generativa (Gen AI) – per aumentare la capacità di innovare, migliorare l’agilità e rafforzare la competitività. Se i vantaggi sono chiari, un nuovo studio globale del Capgemini Research Institute, “The On-Demand tech paradox: balancing speed and spend”, rivela che l’aumento dei costi, la complessità e i vuoti di governance rischiano di compromettere i rendimenti. Con la crescente domanda di infrastrutture digitali, le aziende faticano a controllare le spese tecnologiche per mancanza di visibilità sui costi, risorse sottoutilizzate e una mentalità ancora legata a logiche del passato.

Le aziende stanno passando da investimenti IT a forte capitale a modelli più flessibili, basati sul consumo e su tecnologie On-Demand. Secondo il report, la spesa IT è destinata a crescere e la quota delle tecnologie On-Demand nei budget IT passerà dal 29% al 41% nell’arco di un anno. La maggioranza dei dirigenti intervistati (77%) considera la scalabilità e le prestazioni del cloud elementi cruciali per la crescita e la differenziazione, poiché consentono di accelerare l’innovazione, ridurre il time-to-market e restare competitivi. Tuttavia, molte aziende trovano difficile sfruttare appieno queste tecnologie mantenendo al contempo sotto controllo i costi.

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“Il boom delle tecnologie On-Demand come cloud pubblico, SaaS e Gen AI ha trasformato il modo in cui operano le aziende leader. Questi strumenti offrono un livello di flessibilità senza precedenti, ma hanno inevitabili ricadute economiche”, ha dichiarato Ernesto De Ruggiero, Managing Director di Cloud Infrastructure Services di Capgemini in Italia. “Le spese per le tecnologie On-Demand sono destinate a raddoppiare nei prossimi tre-quattro anni, e in questo scenario le aziende devono puntare a maggiore trasparenza e controllo dei costi, massimizzando al tempo stesso il valore. Le realtà che allineano la propria strategia cloud agli obiettivi di business sono quelle più pronte a cogliere questa opportunità. Progettando architetture scalabili, modulari, cloud-native ed efficienti, possono generare valore sostenibile grazie a pratiche FinOps più evolute, governance integrata e automazione guidata dall’AI.”

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Le tecnologie On-Demand trainano la spesa tech e IT, ma non senza difficoltà

Se gli utilizzatori più esperti già traggono benefici (ad esempio risparmio sui costi, più rapida innovazione del prodotto, miglioramento della qualità dei servizi e della produttività), chi è meno avanzato si trova davanti a diverse sfide:

  • Aumento di costi e complessità: l’82% dei dirigenti segnala un aumento significativo delle spese legate a cloud, SaaS e Gen AI, spinte da inflazione, adozione dell’AI e domanda di infrastrutture digitali.
  • Sforamenti di budget: il 76% delle aziende ha superato i propri budget per il cloud pubblico (in media del 10%), il 68% ha speso troppo per la Gen AI mentre il 52% per il SaaS. Tra le cause principali un sottoutilizzo delle risorse e la mancata centralizzazione degli acquisti.
  • Shadow IT e rischi per la sicurezza: le business unit sono responsabili del 59% della spesa in Gen AI e del 48% di quella in SaaS, che per il 12% non è gestito. Quasi tutti i dirigenti (98%) ammettono di bypassare l’IT per acquistare tecnologia, creando inefficienze e vulnerabilità nella sicurezza.
  • ROI limitato: nonostante investimenti significativi, solo il 29% delle aziende ha ottenuto dal SaaS i risparmi sui costi attesi, il 33% ha raggiunto i livelli di qualità desiderati nei servizi cloud e il 38% ha accelerato davvero l’innovazione con la Gen AI.

FinOps: disciplina cruciale ma ancora poco sviluppata per ottimizzare i costi e aumentare il valore dell’On-Demand

Dall’indagine emerge che il 60% delle aziende utilizza strumenti di gestione dei costi in cloud, ma solo il 37% ne valuta l’efficacia o agisce sui dati raccolti. Sebbene tre quarti (76%) abbiano già team FinOps o intendano crearli, la maggior parte si limita ad attività operative e con un perimetro ristretto. Solo il 2% ha una funzione FinOps dedicata che copre in modo integrato cloud, SaaS e Gen AI, e appena il 42% ha un’influenza sulle decisioni di business.

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Inoltre, oltre la metà (53%) delle aziende riconosce che un uso inefficiente delle tecnologie On-Demand comporta consumi energetici eccessivi e maggiori emissioni di carbonio. Nonostante ciò, solo il 36% ha una strategia per integrare la sostenibilità nel FinOps. Adottare pratiche come architetture più efficienti dal punto di vista energetico, ottimizzazione di calcolo e storage, spegnimento delle risorse inattive e programmazione dei carichi di lavoro consente di ridurre non solo i costi, ma anche l’impatto ambientale.