Come digitalizzare i processi di sviluppo e gestire il ciclo di vita del prodotto per abilitare l’innovazione e favorire la collaborazione interfunzionale
Nel panorama industriale attuale, le aziende si trovano a fronteggiare una crescente pressione competitiva. La velocità del mercato, la domanda di personalizzazione, la sostenibilità e la necessità di ridurre i costi stanno ridefinendo le regole del gioco. In questo scenario, intraprendere un percorso di Product Lifecycle Excellence non è più una scelta strategica, ma una risposta necessaria alle nuove dinamiche del mercato.
Tuttavia, i progetti PLM presentano caratteristiche peculiari che ne rendono la realizzazione particolarmente sfidante. In primo luogo, la dimensione e la complessità organizzativa possono ostacolare la definizione di un modello operativo coerente e condiviso. Le priorità spesso divergenti tra le diverse funzioni aziendali – come procurement, sviluppo prodotto, vendite e operations – generano tensioni che rallentano il processo decisionale e compromettono l’allineamento strategico.
A complicare ulteriormente il quadro, vi è l’elevata varietà e complessità dei prodotti, che richiede una gestione sofisticata delle configurazioni, delle distinte base e delle varianti. In molte organizzazioni, i processi di sviluppo e gestione del portafoglio prodotti, del change management e del lancio di nuovi prodotti risultano non standardizzati, generando inefficienze e mancanza di controllo.
Dal punto di vista dei dati, le strutture informative sono spesso incoerenti e frammentate: le informazioni relative a prodotti, componenti, documenti, fornitori e aspetti finanziari sono distribuite su sistemi eterogenei, non integrati e talvolta obsoleti. Questo porta a una bassa qualità dei dati di origine, soprattutto in contesti con una lunga storia di prodotto, dove le informazioni sono stratificate e poco strutturate. A livello tecnologico, molte aziende si trovano a operare in ambienti IT legacy altamente personalizzati, che rendono difficile l’integrazione tra i sistemi CAD e le applicazioni entreprise come ERP o CRM. Anche le soluzioni PLM proposte dai vendor, spesso presentate come “out of the box”, si rivelano in realtà complesse da implementare, richiedendo personalizzazioni significative e integrazioni su misura che aumentano tempi, costi e rischi progettuali.
Queste sfide richiedono un approccio strutturato e consapevole, che tenga conto non solo degli aspetti tecnici, ma anche di quelli operativi, organizzativi e culturali. Le esperienze maturate in progetti precedenti evidenziano l’importanza di coinvolgere gli utenti business fin dall’inizio, pianificare con attenzione il change management, garantire il supporto del top management e affrontare con competenza la migrazione e la pulizia dei dati.
Per garantire una trasformazione efficace, è fondamentale definire processi strutturati e condivisi che favoriscano l’allineamento tra le diverse funzioni aziendali – come progettazione, produzione, vendite e post-vendita – attraverso workflow consolidati e strutture di prodotto coerenti e integrate.
Una volta che processi, sistemi e basi dati sono stati strutturati in modo solido, si apre la porta all’adozione dell’intelligenza artificiale per potenziare ulteriormente lo sviluppo prodotto. I casi d’uso sono numerosi e promettenti: dalla generazione automatica di idee e configurazioni, all’ottimizzazione dei design, fino all’analisi predittiva dei costi e della sostenibilità. Tra gli esempi più innovativi, spicca l’uso di assistenti virtuali basati su AI – come un “Alexa dello sviluppo prodotto” – capaci di interpretare requisiti testuali e suggerire soluzioni tecniche e di marketing, accelerando la fase di concept e migliorando la qualità delle decisioni. In sintesi, la trasformazione del ciclo di vita del prodotto non è un progetto IT, ma un’iniziativa strategica che richiede visione, metodo e leadership. Le aziende che sapranno investire in un modello operativo integrato e digitale saranno quelle capaci di innovare continuamente, collaborare efficacemente e rispondere con agilità alle sfide del mercato globale.
A cura di PwC