Dall’evoluzione del Retail Media alla nascita del Network: la nuova regia connessa del retail

Dall’evoluzione del Retail Media alla nascita del Network: la nuova regia connessa del retail

A cura di Davide Ferrario, Head of Retail Sector – Vice President, NTT DATA Italia

La digitalizzazione dei consumi ha cambiato le regole del gioco. Ogni scelta, ogni interazione, ogni dato diventa comunicazione, e questo trasforma il retail in un ecosistema connesso, dove i confini tra esperienza, prodotto e vendita si dissolvono. In questo contesto, non basta più parlare di Retail Media. È tempo di parlare di Retail Media Network.

Il Retail Media Network è l’incontro tra asset esistenti e opportunità, l’unione tra tecnologia e visione, e la capacità di generare valore misurabile.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La finalità del Retail Media Network è duplice: aumentare le vendite e migliorare l’esperienza del consumatore. Ogni leva – dalla fidelizzazione alla marca, dalle collaborazioni con i brand partner alle attività promozionali – si muove in sinergia, in maniera armonica, alimentando un circolo virtuoso in cui la comunicazione diventa relazione e la relazione genera business. Nasce così il concetto di punto vendita esteso: un hub digitale senza confini tra fisico e online, dove ogni interazione diventa un touchpoint misurabile, e ogni dato consente di costruire comunicazioni personalizzate e pertinenti proprio nel momento della decisione d’acquisto.

Questa dinamica abilita un approccio predittivo al marketing e permette di dialogare con il cliente in modo puntuale e rispettoso, valorizzando la relazione anziché invadere il suo spazio forzando l’esperienza. Il punto vendita e i canali digitali diventano un inventario integrato di spazi comunicativi gestiti con logica editoriale, in cui ogni messaggio è calibrato sui dati e ogni contenuto è misurabile in termini di performance. A rendere possibile tutto questo è l’adozione di infrastrutture tecnologiche robuste e servizi di consulenza evoluti, che spaziano dalla governance al media center, dagli analytics alla gestione delle operation. L’obiettivo è costruire un modello end-to-end capace di collegare tecnologie, persone e dati in un sistema coerente, scalabile e orientato al risultato.

Leggi anche:  ServiceNow lancia AI Experience

Il Retail Media Network è, inoltre, una questione di governance strategica e di tecnologie avanzate. L’adozione di sensori IoT sugli scaffali, soluzioni di digital-signage, audio advertising e data clean room consente di raccogliere, analizzare e attivare dati in modo sicuro e coerente. Parallelamente, la gestione end-to-end, che abbraccia la governance, il media center e le operation, trasforma in primis il negozio fisico in un media asset misurabile, in grado di generare KPI tangibili: dal tempo di permanenza (dwell time) alle impression, dalle interazioni all’uplift di vendita. Tutti indicatori che fino a pochi anni fa appartenevano esclusivamente al mondo digitale e che oggi entrano a pieno titolo nel vocabolario dei retailer più evoluti.

Questo modello richiede una regia. È importante istituire la figura del Retail Media Network Manager: un ruolo dedicato a razionalizzare gli asset esistenti, individuare quelli ad alto potenziale e coordinare le leve strategiche e operative per massimizzare i risultati.

Per NTT DATA, il Retail Media Network rappresenta l’espressione più compiuta della propria visione: un approccio che unisce strategia, tecnologia e competenze settoriali. Grazie a un portfolio completo, NTT DATA accompagna i retailer in un percorso incrementale e omnicomprensivo. Un accompagnamento continuo che traduce la visione in azione. Le prime sperimentazioni confermano che la creazione di un Retail Media Network consente di differenziarsi rispetto alla competizione, rafforzando la relazione tra operatori, marchi e consumatori. La leadership nel Retail si gioca su queste nuove dimensioni.