L’innovazione finanziaria parte dai dati

L’innovazione finanziaria parte dai dati

CRIF: l’innovazione deve generare valore concreto ai clienti; per farlo servono soluzioni evolute, customer experience semplici e, alla base, dati di qualità

Il ruolo dell’innovazione oggi emerge con forza pensando a quanto il digitale sia ormai parte integrante delle nostre vite. Nel campo dei pagamenti da anni si assiste alla riduzione del contante: nel 2024 le transazioni digitali in Italia sono cresciute del 12,3%, con pagamenti via smartphone e wearable sempre più diffusi perché veloci e comodi. L’importo medio è sceso a 63 euro, segno che il digitale è scelto anche per piccoli acquisti [fonte Osservatorio carte e digital payments di Assofin, Nomisma powered by CRIF e Ipsos]. Come azienda globale che oggi opera nella data industry in 37 nazioni in 4 continenti, CRIF ha un punto di osservazione privilegiato sui trend finanziari e digitali e recentemente ha rilasciato analisi originali su due fenomeni emblematici.

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Il BNPL fattore di inclusività finanziaria

Il primo è la crescita del Buy Now Pay Later. Nel primo semestre 2025 nel nostro Paese i finanziamenti BNPL erogati sono aumentati del 28%, con un +188% rispetto al pari periodo 2022. In particolare è molto interessante la composizione degli utilizzatori:

  • il 56% sono donne, un unicum nel mondo dei finanziamenti;
  • il 17% sono New to Credit, una percentuale quasi doppia rispetto ai finanziamenti small ticket;
  • il 36% appartengono a Millennials e Gen Z, ma con una quota rilevante di Generazione X (33%) e anche di Baby Boomers (circa il 28%), a riprova che la digitalizzazione coinvolge tutte le generazioni.

«Questi dati testimoniano come il BNPL sia un fattore importante nel promuovere l’inclusione finanziaria, in particolare in termini generazionali e di genere. Si tratta di un trend fortemente connesso all’e-commerce e agli acquisti on-line, che impone ai player finanziari di lavorare sempre più sulla customer experience, guardando non solo ai competitor diretti ma anche agli “esperienziali”, ovvero quei brand che non vendono lo stesso prodotto o servizio ma abituano i clienti a standard elevati e personalizzati» – commenta Pietro Curtolillo, marketing & communication director di CRIF.

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Tutelare consumatori e imprese dai rischi cyber

Un secondo fenomeno, molto attuale, riguarda la prevenzione dei rischi e il contrasto delle truffe informatiche. Nel primo semestre 2025 l’osservatorio Cyber di CRIF ha rilevato 1,15 milioni di alert sul dark web e 33.700 sull’open web, con l’Italia al 6° posto globale per furto di email. “Gli attacchi cyber diventano sempre più sofisticati: smishing, phishing, ma anche QR code contraffatti e di recente truffe tramite deepfake. Le nuove tecnologie come l’AI possono aiutare a combattere le minacce crescenti, ma è essenziale che i player finanziari adottino un approccio integrato tra nuove tecnologie, big data, competenze specializzate e programmi di educazione finanziaria, per tutelare al meglio i clienti, consumatori e imprese. La nostra missione come CRIF è rendere la finanza più semplice, sicura e inclusiva, mettendo al centro dati, tecnologia e persone” conclude Curtolillo.