Verso l’Europa dei pagamenti digitali: innovazione, sicurezza e interoperabilità

Verso l’Europa dei pagamenti digitali: innovazione, sicurezza e interoperabilità

A cura di Liliana Fratini Passi, Direttore Generale CBI S.c.p.a. Società Benefit

Il settore dei pagamenti digitali sta vivendo una trasformazione radicale, guidata da nuove normative europee e dall’adozione di tecnologie innovative. Per operatori del mercato, imprese e cittadini si aprono nuove sfide e opportunità nel panorama di un ecosistema sempre più digitale, sicuro e inclusivo.

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Instant Payments Regulation e Verification of Payee: la risposta italiana

L’entrata in vigore della Instant Payments Regulation e l’introduzione obbligatoria della Verification of Payee (VoP) nei bonifici, segnano un punto di svolta per la sicurezza e l’efficienza dei trasferimenti di denaro. La VoP, controllo preventivo sull’identità del beneficiario, riduce drasticamente il rischio di errori e frodi, soprattutto nei bonifici istantanei, dove il tasso di frode è quasi 40 volte superiore rispetto ai bonifici ordinari.

In Italia, la quasi totalità del mercato bancario si è fatta trovare pronta a questo vincolo normativo aderendo alla soluzione CBI Name Check, lanciata da CBI S.c.p.a. Società Benefit, azienda partecipata da oltre 250 banche e altri intermediari che sviluppa servizi, infrastrutture ed ecosistemi digitali per lo scambio dei dati nel mondo nel settore finanziario, garantendo interoperabilità a livello internazionale e supportando i pagamenti digitali, il transaction banking, e le soluzioni di open banking e open finance.

CBI Name Check è conforme allo schema dello “European Payments Council”, organismo presso il quale CBI è qualificata come Routing and Verification Mechanism (RVM). Tale ruolo le consente di inviare le richieste di verifica del beneficiario alle parti corrette e di garantire una risposta standardizzata e sicura. Oggi, CBI è il primo RVM in Italia e il quarto in Europa per numero di BIC tramitati, con una raggiungibilità dell’85% degli IBAN italiani e del 16% a livello europeo.

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Proprio come il roaming nelle telecomunicazioni consente agli utenti di utilizzare servizi su reti diverse, la piattaforma CBI abilita interoperabilità e raggiungibilità tra banche e sistemi europei. Questo facilita lo scambio dati e la verifica preventiva tra IBAN e beneficiario, garantendo precisione, affidabilità e sicurezza.

Request to Pay: semplificare l’esperienza utente

Lo scorso marzo, CBI ha completato un aumento di capitale di 24 milioni di euro, interamente sottoscritto dai soci. Questo investimento rafforza il ruolo dell’azienda come ecosistema precompetitivo, sia in Italia che in Europa, e sostiene il nuovo piano industriale triennale, che punta, tra l’altro, sullo sviluppo di nuovi servizi.

Tra questi ultimi, la Request to Pay (RtP) rappresenta una delle innovazioni più significative nel panorama dei pagamenti digitali europei. Si tratta di una soluzione che consente di inviare una richiesta di pagamento per un bene o servizio in modo digitale, sicuro e strutturato. Il destinatario riceve la notifica direttamente sul proprio Home Banking o tramite app, potendo pagare in tempo reale dal proprio conto corrente, senza dover inserire manualmente dati o gestire avvisi cartacei. Questo processo garantisce massima certezza, rapidità e semplicità, riducendo i rischi di errore e facilitando la riconciliazione dei pagamenti.

Il paradigma RtP è applicabile a molteplici settori: bollette, abbonamenti, e-commerce, pagamenti verso la Pubblica Amministrazione e solleciti digitali. In Italia, grazie a CBI, la RtP sarà presto una realtà concreta per la Pubblica Amministrazione e per il settore privato, abilitando la veicolazione di richieste di pagamento digitali direttamente tra cittadini, imprese e PA. Il servizio Request to Pay CBI, in particolare, è progettato per integrarsi con pagoPA e con gli schemi europei SEPA, offrendo un modello interoperabile e standardizzato che semplifica la gestione dei flussi finanziari sia per le aziende che per la PA.

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Nuove prospettive: dall’Agentic AI all’Euro Digitale

CBI sta evolvendo da azienda di business transazionale a hub di data analytics e data monetization, offrendo strumenti avanzati per la gestione delle informazioni e del cash management. L’adozione di tecnologie come l’Agentic AI rappresenta la nuova frontiera dell’automazione intelligente, capace di agire in autonomia, prendere decisioni complesse e ottimizzare processi. Nel settore dei pagamenti, l’AI permette di gestire pagamenti per conto dell’utente, monitorare offerte e prezzi, eseguire acquisti automatici e rafforzare la sicurezza grazie all’identificazione di pattern sospetti e all’integrazione di autenticazione biometrica.

Infine, le innovazioni di CBI non potranno prescindere dall’introduzione dell’euro digitale, una forma elettronica di moneta, emessa dalla BCE e dalle banche centrali nazionali dell’area euro, pensata per affiancare – senza sostituire – le banconote e le monete tradizionali.

Proprio con riferimento all’euro digitale, la Banca Centrale Europea ha recentemente pubblicato un report – “A view on recent assessments of digital euro investment costs for the euro area banking sector” – in cui viene evidenziato il valore delle piattaforme collaborative come CBI per la mutualizzazione dei costi e la massimizzazione degli investimenti per l’implementazione della valuta digitale. Il Report cita espressamente come esempio la piattaforma CBI Globe, sviluppata da CBI e attiva dal 2019, che ha consentito alla comunità finanziaria italiana, grazie alla connettività condivisa, di ridurre i costi di compliance alla normativa PSD2 di circa il 40% rispetto alle soluzioni bank-by-bank.

In conclusione, ecosistemi collaborativi come CBI sono fondamentali per rendere i pagamenti sempre più rapidi, sicuri ed efficienti, accompagnando imprese e cittadini verso una digitalizzazione evoluta e sostenibile.