AI e consolidamento spingono il settore Media & Entertainment: M&A oltre quota 80 miliardi di dollari

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È quanto emerge dal Media & Entertainment predictions report 2026 di Alixpartners

Secondo il “Media & Entertainment Predictions Report 2026” di AlixPartners, società globale di consulenza, il 2026 sarà un anno record per fusioni e acquisizioni nel settore dei media e dell’intrattenimento.

Complice la corsa globale all’intelligenza artificiale, condizioni di finanziamento più favorevoli, un contesto regolatorio più leggero e un nuovo dinamismo del private equity, il valore delle operazioni supererà gli 80 miliardi di dollari.

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Giunto alla sua terza edizione, il report analizza un comparto in rapida trasformazione, ridefinito da piattaforme sempre più convergenti e da un’AI destinata a ridisegnare modelli di business, contenuti e monetizzazione.

“Il settore Media & Entertainment continua a essere un laboratorio di distruzione creativa”, ha dichiarato Piero Masera, Partner & Managing Director di AlixPartners. “Dalla rivoluzione della search alla convergenza nello streaming, fino alla battaglia imminente nel gaming, il 2026 sarà un anno di cambiamenti profondi per operatori e investitori.”

PREVISIONI per il 2026

  1. Streaming: l’avvento dei ‘frenemy’

Secondo AlixPartners, il mercato globale dello streaming è maturato, passando dalla semplice corsa agli abbonati a una competizione sfaccettata per l’attenzione e il coinvolgimento. Circa 130 piattaforme di streaming perseguono gli stessi obiettivi fondamentali, cercando di conquistare una fetta del mercato globale degli abbonamenti over-the-top, che secondo Ampere Analysis supererà i 165 miliardi di dollari nel 2026.

Secondo le stime, l’anno prossimo la crescita degli abbonamenti rallenterà attestandosi al 5%. In questo scenario, AlixPartners prevede decine di accordi di partnership che aumenteranno la condivisione di contenuti, tecnologie e distribuzione. Le strategie saranno guidate dalla competizione (lotta per l’engagement su più formati), consolidazione (per eliminare duplicazioni tecnologiche e ridurre i costi) e cooperazione (partnership essenziali per sbloccare nuove opportunità di crescita).

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Piero Masera, Partner & Managing Director di AlixPartners
  1. Gli opposti si attraggono: YouTube e Netflix sempre più simili

YouTube, gigante dell’advertising, offrirà esperienze più simili a quelle di Netflix per aumentare gli abbonati. Netflix, a sua volta, investirà di più in contenuti brevi e mobile-driven per potenziare le entrate pubblicitarie.

“La convergenza tra YouTube e Netflix è tutt’altro che banale”, ha ribadito Piero Masera. “Le strategie che adotteranno questi giganti diventeranno un modello per gli altri competitor nelle streaming wars.”

  1. La metamorfosi della ricerca: dai blue link alle risposte AI

Il report prevede che gli utenti utilizzeranno sempre meno i link nei risultati della ricerca o le query guidate dai chatbot a favore di un percorso utente più breve e meno dipendente dai clic. In questo scenario, la ricerca sarà molto più generativa e basata sull’interazione con agenti AI personalizzati, passando da risposte passive alle query a un’orchestrazione proattiva lungo l’intero percorso. Grazie all’AI generativa, il mercato potenziale totale (TAM) della search crescerà di circa 26 miliardi di dollari entro il 2029 solo negli Stati Uniti. La crescita porterà frammentazione. In futuro, la “ricerca” si evolverà fino a includere una gamma più ampia di piattaforme e modalità.

“I marketer devono prepararsi a un percorso che va dalla considerazione alla conversione più breve, poiché i consumatori si affidano sempre più all’intelligenza artificiale per guidare il loro percorso di ricerca”, ha affermato Edoardo Persenda, Senior Vice President di AlixPartners. “Questa transizione ha importanti ripercussioni, perché apre la strada a formati pubblicitari completamente nuovi, a nuovi modelli di misurazione e a nuovi livelli di monetizzazione”.

Edoardo Persenda, Senior Vice President di AlixPartners
  1. AI + IP = il catalizzatore per le valutazioni delle aziende di gaming

Il settore gaming, che vale 273 miliardi di dollari, è in crescita, ma la valutazione delle aziende resta difficile data l’incertezza del successo di ogni nuovo titolo. Avranno successo le aziende che sfrutteranno pienamente l’AI non solo per ridurre i costi, ma anche per aumentare le fonti di ricavi. AlixPartners prevede che entro la fine del 2026 le società di gaming che riusciranno a integrare con successo l’intelligenza artificiale in una solida proprietà intellettuale otterranno valutazioni 2-3 volte superiori rispetto alle aziende concorrenti che tardano ad adottare l’intelligenza artificiale, un gap determinato da un maggiore coinvolgimento e da un fatturato medio per utente più elevato.

  1. M&A nel 2026: dealmaking nell’era della disruption
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Dopo aver previsto con precisione una ripresa delle M&A nel settore nel 2025, AlixPartners si aspetta un’attività ancora più intensa nel 2026, alimentata da tassi di interesse più bassi, dal continuo allentamento delle normative e dall’intensa pressione a investire in tecnologie trasformative. Le previsioni sono di oltre 80 miliardi di dollari di nuove attività di M&A nel prossimo anno. La società di consulenza si aspetta un volume maggiore di operazioni di dimensioni più ridotte, poiché le società di media e intrattenimento cercano di acquisire risorse in grado di potenziare le loro capacità tecnologiche e pubblicitarie per competere nella nuova era dell’informazione.

“Prevediamo che gli acquirenti daranno priorità alle operazioni in grado di arricchire e rafforzare la capacità di intelligenza artificiale in materia di targeting pubblicitario, automazione dei contenuti, ed efficienza del workflow”, ha affermato Edoardo Persenda.

  1. Private capital: dalla proprietà dei contenuti all’interazione con i contenuti

Secondo lo studio, dopo un periodo di cautela, il Private Equity torna a investire, ma con maggiore attenzione, puntando su tesi di investimento che combinano ricavi ricorrenti, la creazione di valore operativo e strutture di mercato difendibili. Nello specifico, AlixPartners prevede che gli investitori di Private Equity si concentreranno su tre aree di opportunità: infrastrutture abilitanti che alimentano una crescita basata sull’interazione; acquisizioni e sviluppo di strumenti creativi, monetizzazione e infrastrutture ad-tech; cofinanziamenti e/o partnership in piattaforme IP/di distribuzione.

“Per capire dove andrà il settore dei media e dell’intrattenimento il prossimo anno, serve comprendere l’ampiezza e la velocità delle sfide che deve affrontare. In un contesto così incerto, vincerà chi saprà lavorare in parallelo, adattandosi rapidamente ai cambiamenti nel breve e cogliendo le opportunità di investimento nel futuro. Alla fine la differenza non la farà la tecnologia, ma le persone che sapranno guidare il cambiamento”, conclude Masera.

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