L’approccio local for local di Prysmian. Con 109 siti di produzione nel mondo, l’innovazione fa leva su governance centralizzata e competenze interne
Il business dei cavi è spesso un business del local for local: produrre in prossimità della domanda significa garantire efficienza, conformità normativa e margini più solidi. Per questo Prysmian fabbrica i suoi cavi in ben 109 stabilimenti nel mondo. «Il livello di complessità è enorme» – riconosce Giovanni Cauteruccio, group chief information & digital officer.
«Ci sono poche realtà industriali con una presenza manifatturiera così estesa. La natura distribuita della produzione rende tuttavia essenziale coniugare presenza locale e governance globale, assicurando al tempo stesso sicurezza, compliance e continuità operativa».
Governance globale, produzione locale
La trasformazione digitale in Prysmian ha richiesto una visione multilivello: cloud, connettività, data center e piattaforme applicative. In meno di 20 anni il colosso ha concentrato in un’unica infrastruttura le funzioni che un tempo erano distribuite su 19 data center in altrettante nazioni. Oltre il 90% degli stabilimenti Prysmian è integrato in un unico sistema ERP globale, mentre quasi il 100% dei sistemi informativi è stato migrato su cloud dal 2018. Questa architettura consente di ottenere vantaggi significativi in termini di scalabilità, velocità di elaborazione e sicurezza, livelli che solo pochissime aziende al mondo potrebbero sostenere autonomamente con infrastrutture on-premise.
«Il nostro modello consente inoltre un deployment veloce delle innovazioni: per esempio un nuovo tool basato su AI, una volta validato in uno stabilimento, può essere esteso rapidamente agli altri grazie all’armonizzazione spinta dei processi. Lo stesso vale per le eventuali future acquisizioni: l’infrastruttura è già pronta per essere armonizzata».
Per raggiungere il duplice obiettivo della scalabilità e della resilienza, Prysmian agisce su più leve. «Innanzitutto – spiega Cauteruccio – una forte competenza interna sia infrastrutturale sia applicativa per una governance centralizzata. A questo si accompagna una preferenza verso le soluzioni standard, capaci di ridurre complessità e aggiungere interoperabilità. Ultima ma non meno importante, la standardizzazione dei processi, da cui sono scaturite sia l’esigenza di convergere su un sistema ERP unificato sia di adottare progressivamente un unico sistema di fabbrica (MES), insieme a una piattaforma di customer centricity. «Il risultato è un’accelerazione dell’innovazione, con maggiore resilienza operativa e capacità di scalare rapidamente».
L’AI che cresce dentro l’azienda
Le sfide principali di progetti trasformativi così ambiziosi sono più di carattere organizzativo e culturale che puramente tecnologico. In un ambiente produttivo così diversificato e presumibilmente geloso delle singole prerogative, gestire il cambiamento verso la standardizzazione richiede grande forza di convincimento. «Occorre sempre bilanciare efficienza globale e autonomia locale» – spiega Cauteruccio. «A volte una variante “regionale” può sembrare più conveniente, ma nel medio-lungo termine crea frammentazione e complessità, con costi anche superiori. L’uniformità aiuta poi a favorire l’ingresso della cultura del dato e delle nuove frontiere del machine learning e dell’intelligenza artificiale».
Prysmian ha avviato un piano AI finalizzato a due aspetti: la Embedded AI (plug & play, con oltre 100 use case rivolte all’automazione delle procedure più standard e condivise) e la Factory AI, la parte più customizzata sui processi core, dove tecnici e linee di business cooperano a stretto contatto, evitando di delegare all’esterno quello che deve restare un patrimonio di conoscenza interna, costruito attraverso modalità condivise e di progressivo upskilling. «Questo approccio ci ha permesso un anno fa di migrare in un solo weekend quasi 90 fabbriche sull’ultima versione disponibile del nostro ERP, sulla quale sono disponibili gli use case di AI» – afferma Cauteruccio. «Oggi ci guida nelle scelte sull’AI: osare, standardizzare e scalare velocemente».


































