L’AI oltre la sperimentazione

L’AI oltre la sperimentazione

Dalla trasformazione digitale all’agentic transformation, l’approccio pragmatico di Alterna: processi reali, KPI misurabili e supporto effettivo alle persone

Quando si parla di adozione dell’AI generativa, per molte aziende la parola d’ordine è cautela. Perché investire l’hanno capito tutti: «Maggiore efficienza dei costi, aumento dei ricavi e human empowerment» – spiega Giuseppe Mascoli, CEO di Alterna. In cosa e come restano invece i punti dolenti. «La maggior parte delle imprese preferisce rimanere alla finestra, alla ricerca di casi d’uso che portino subito valore».

Su questo terreno, il realismo operativo è il punto di partenza per definire il metodo Alterna: «Siamo uno dei pochi partner gestiti direttamente da Microsoft in Italia. Un privilegio che ci consente di avere accesso continuo a roadmap e sviluppi tecnologici. Ma anche di sperimentare per primi, rispetto ai concorrenti, le soluzioni da portare ai clienti».

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E non si tratta di progetti teorici ma di agenti AI capaci di risolvere problemi reali con KPI chiari e misurabili. «In meno di dieci mesi abbiamo costruito una library di agenti che insistono su processi chiave dal finance all’HR, dal customer care alle vendite».

Il successo di un progetto – come sottolinea Mascoli – dipende dal coinvolgimento di tutta l’organizzazione. «La sponsorship dall’alto serve a veicolare i messaggi giusti. Ma la partecipazione dal basso è altrettanto importante per aiutare le persone a comprendere che non verranno sostituite dalla tecnologia, ma coadiuvate nelle loro attività. Per esempio, l’agent va controllato e aggiornato. L’intervento umano resta quindi necessario per evitare allucinazioni e mantenere la qualità della risposta. Migliorare il work-life balance e la valorizzazione delle competenze è parte del progetto».

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Allo stesso modo, è decisivo il ruolo del partner tecnologico. «Un chatbot isolato serve a poco» – continua Mascoli. «L’integrazione tra CRM, ERP e sistemi di assistenza è la chiave per costruire processi efficienti. Il nostro orizzonte è l’end-to-end». Una capacità che Alterna può offrire grazie alla forza del gruppo Altea: «Una federation di 28 aziende, che coprono l’intero spettro delle tecnologie enterprise. Con competenze profonde e diversificate che ci consentono di far dialogare piattaforme differenti e garantire ai clienti risultati tangibili».

Ottimista di natura e realista per mestiere Mascoli non ha dubbi: «L’AI è già pronta, ma serve qualcuno che la sappia orchestrare». Alterna è decisa a giocare la sua partita. Come partner che non promette rivoluzioni astratte, ma accompagna le imprese passo dopo passo nella trasformazione digitale. «La differenza la fa la capacità di integrare le tecnologie, di parlare la lingua dei clienti e di restituire risultati misurabili».


NELL’ÉLITE MICROSOFT

Alterna entra ufficialmente nell’élite dei partner Microsoft, ottenendo tutte e sei le “designation” del programma Microsoft AI Cloud Partner Program: Data & AI (Azure), Infrastructure, Digital & App Innovation, Modern Work, Security e Business Applications. «Microsoft valuta i propri partner su tre criteri – competenze tecniche, clienti attivi e risultati commerciali – e Alterna mantiene tutte le certificazioni costantemente aggiornate» – spiega Mascoli. «Un impegno che rafforza il ruolo dell’azienda come partner strategico nella trasformazione digitale. La conferma della nostra capacità di coprire tutto lo stack Microsoft, dall’AI al cloud, fino alla sicurezza. Far parte di questa ristretta cerchia di eccellenze non è un punto d’arrivo, ma una continua responsabilità: tradurre la tecnologia in valore per le aziende».

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