Sicurezza nei cantieri: il bilancio 2025 e le sfide per il futuro secondo Laura Casparrini di BauWatch Italia

Sicurezza nei cantieri: il bilancio 2025 e le sfide per il futuro secondo Laura Casparrini di BauWatch Italia

Il 2025 si chiude con un quadro complesso per il settore delle costruzioni e della sicurezza nei cantieri. Laura Casparrini, Managing Director di BauWatch Italia, traccia un consuntivo che mette in luce criticità e opportunità per il comparto Sicurtech.

“L’anno che sta per concludersi ci ha messo di fronte a sfide complesse, ma anche a conferme cruciali”, afferma Casparrini. Il dato più allarmante, evidenziato dal Crime Report 2025, è la crescente professionalizzazione della criminalità edile: furti e atti vandalici non sono più episodi isolati, ma operazioni coordinate, spesso orchestrate da reti organizzate con metodi sofisticati. “Il 73% delle imprese edili italiane considera gli intrusi come professionisti: non possiamo abbassare la guardia”, sottolinea. Questa minaccia ha causato ritardi significativi nei progetti – quasi il 40% delle imprese intervistate ha riscontrato interruzioni – con impatti economici che rallentano la transizione energetica e infrastrutturale. Per BauWatch, la risposta è stata rafforzare la missione: “Non si tratta solo di registrare, ma di prevenire”, spiega Casparrini, citando le torri di videosorveglianza mobile con luce verde e sistemi di dissuasione attivi, verificati dall’Intelligenza Artificiale. Guardando al futuro, BauWatch punta su crescita e innovazione. “Continueremo a investire nel potenziamento dei servizi e del team, con attenzione all’inclusione e alla cultura aziendale”, dichiara Casparrini. Tra le priorità: diversificazione dell’offerta per settori verticali – dal Real Estate al Retail, fino alle banche – e integrazione sempre più spinta con l’AI. Il mercato Sicurtech, secondo le stime, è destinato a crescere del 15% in Italia.

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Crime Report 2025: una fotografia 3D della criminalità organizzata nel comparto delle costruzioni edili, mettendo in risalto diverse sfaccettature di un fenomeno in crescita.

Il rapporto di BauWatch, basato su 3.900 aziende europee (500 italiane), evidenzia che il 56% delle imprese edili italiane ha subito almeno un furto nell’ultimo anno e il 45% atti di vandalismo. I settori più vulnerabili? Commercial Real Estate e Energie Rinnovabili. “Oltre la metà dei furti è attribuita a organizzazioni criminali High Tech, che usano droni, hacking e persino frodi basate sull’AI”, spiega Casparrini.

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Oltre il 38% dei progetti nel settore costruzioni ha subito ritardi significativi (in media da una a quattro settimane) proprio a causa di furti o danni. Ma ciò che colpisce è che nel nostro Paese oltre la metà dei furti è attribuita a organizzazioni criminali High Tech, che utilizzano metodi sempre più avanzati, come l’Hacking dei sistemi di sicurezza, l’uso di droni per la ricognizione e sorveglianza (13%), i disturbi GPS (14%), frode o impersonificazione basate sull’Intelligenza Artificiale (10%).

E ancora: il report rivela l’esistenza di un mercato di ricettazione ben radicato: il 21% delle imprese italiane è stato contattato per l’acquisto di materiali rubati, a conferma di reti organizzate per la ricettazione. Fra i beni più rubati figurano il rame (49% dei furti), gli utensili da lavoro (49% dei furti) ed i cavi elettrici (35% dei furti).

Nonostante l’allarme, il Report sottolinea che le misure di sicurezza non sono ancora prioritarie per tutti e spesso risultano obsolete: ancora un ampio 47% delle aziende si affida unicamente a recinzioni perimetrali, e solo una piccola percentuale usa soluzioni avanzate come torri CCTV mobili (12%) o droni (3%). C’è però un segnale positivo: il 66% degli appaltatori intende definire i costi per la sicurezza già in fase di preparazione del progetto, riconoscendo la sicurezza come costo necessario e non come spesa accessoria.

AI come driver di evoluzione

L’Intelligenza Artificiale è il cuore della strategia BauWatch. “Ogni giorno elaboriamo fino a 500 terabyte di filmati, ma solo lo 0,2% è rilevante”, racconta Casparrini. Grazie alla soluzione Second Tier Analytics (STA) i falsi allarmi sono ridotti del 99,8%, garantendo risposte rapide e mirate. L’AI viene sfruttata anche per la manutenzione predittiva e il supporto decisionale in tempo reale, consentendo agli operatori di attivare sirene o allertare le forze dell’ordine in pochi secondi.

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Sicurezza green-friendly

Infine, la sostenibilità. “Il rispetto per l’ambiente non è un add-on, ma parte del nostro modello di business”, afferma Casparrini. “Fra i nostri prodotti di punta ci sono BauWatch Solar, sistema di sicurezza autosufficiente, ecologico ed efficiente,  che si auto-alimenta grazie a tre pannelli solari come centro energetico autonomo. E poi abbiamo BauWatch Scout, alimentato a energia solare per l’esterno o con opzione a collegamento elettrico per l’interno, che mette in sicurezza cantieri edili e progetti di ristrutturazione interna, fino agli immobili vuoti e ai punti vendita. Le nostre unità sono progettate per essere il più possibile autonome. Molte delle nostre torri  integrano pannelli solari o utilizzano sistemi a batterie ricaricabili a lunga durata. Questo  elimina la necessità di alimentazione costante dalla rete elettrica del cantiere o l’uso di generatori diesel. Ma non solo. I nostri sistemi sono ottimizzati per assorbire quantità minime di energia. Grazie all’Intelligenza Artificiale integrata e al software di analisi, le telecamere registrano e trasmettono dati solo quando è strettamente necessario. Inoltre, essendo il nostro un servizio di noleggio, le nostre torri non vengono acquistate nè smaltite al termine di un progetto. Vengono ricondizionate e riutilizzate, in linea con il modello di economia circolare che prolunga il ciclo di vita delle apparecchiature, riducendo la domanda di nuove risorse e minimizzando la produzione di rifiuti elettronici (RAEE).”