Strategia people-first, la rivoluzione culturale dell’innovazione

Strategia people-first, la rivoluzione culturale dell’innovazione

Saipem, un nuovo modello di pianificazione delle risorse e sviluppo delle competenze per integrare capitale umano, trasformazione digitale e organizzazione

Saipem affronta la trasformazione attraverso una lente molto particolare: quella delle persone e della sostenibilità, per leggere rapidamente il cambiamento e focalizzarsi sulle opportunità, oltre l’incertezza. «L’innovazione impatta sulla capacità delle persone di assorbire non solo il cambiamento in sé, ma anche la velocità del cambiamento» – riflette Roberto Chiarion, head of Transformation Projects and Change Management di Saipem.

«Stiamo vivendo una fase di trasformazione pervasiva, che non riguarda soltanto la tecnologia ma ogni dimensione della nostra vita. È un cambiamento continuo, sempre più rapido e difficile da prevedere. Certo, apre nuove opportunità, ma costringe individui e organizzazioni a muoversi in contesti incerti e imprevedibili, che richiedono rapidità di adattamento e coraggio di assumersi dei rischi. E non tutti sono pronti a farlo, perché l’incertezza genera resistenze, soprattutto in chi non dispone degli strumenti per affrontare il cambiamento con consapevolezza. Per questo molte organizzazioni si stanno dotando, ormai da qualche tempo, di strutture dedicate al change management e alla trasformazione».

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Capitale umano e governance

Per Chiarion le imprese sono consapevoli dell’importanza del fattore umano. Non si può mai prescindere dalle persone quando l’obiettivo è trasformare, anche radicalmente, il modo in cui si lavora, produce e gestisce il business. Per questa ragione oggi più che mai organizzazioni complesse e di grandi dimensioni – come Saipem, che vanta circa 30mila dipendenti e opera in oltre 50 paesi –stanno concentrando gli sforzi nell’accompagnamento delle persone nel processo di cambiamento, promuovendo la cultura dell’adattabilità, dell’apprendimento continuo e l’integrazione tra automazione, sostenibilità e centralità umana. In questo senso Saipem ha rivisto la sua Sustainable people strategy, in cui tra i pilastri ci sono proprio la centralità delle persone e la “human augmentation”.

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«In accordo con il top management – precisa Chiarion – abbiamo definito per tutte le persone Saipem una strategia di lungo termine, ovvero un framework che ispira iniziative volte a introdurre un nuovo modello di pianificazione delle risorse e di sviluppo delle competenze, capace di integrare innovazione tecnologica, capitale umano e cultura organizzativa». Questa strategia-quadro è un vero e proprio ecosistema del cambiamento che abbina la crescita del business e del capitale umano. Un “valore” che vede i suoi parametri essenziali in aspetti come crescita, motivazione, ingaggio, ma anche benessere complessivo delle persone.

Dimensione umana e trasformativa

Nessun cambiamento è a costo zero ma nessuna trasformazione è sostenibile senza cultura, visione e capacità di guidare il cambiamento dell’organizzazione. «Da un lato serve visione del management, flessibilità, adattabilità, dall’altro investimenti mirati e strategia, con il pieno coinvolgimento della direzione HR, che deve diventare sempre di più elemento chiave nella trasformazione» – spiega Chiarion. «Per portare un esempio, abbiamo progettato un percorso formativo di 60 ore individuali su tematiche di trasformazione digitale e Industry 5.0, denominato Next Step. Si tratta di un programma di upskilling e reskilling su larga scala che ha l’obiettivo di promuovere la cultura dell’adattabilità al cambiamento e l’approfondimento del rapporto uomo-macchina» – continua Chiarion, riferendosi al piano che Saipem intende finanziare con il Fondo nazionale «competenze per le innovazioni», noto come Fondo nuove competenze, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell’ambito del PNRR, dal quale si attende il via libera. A questa iniziativa, che prevede l’erogazione di 30 webinar a 1800 white collar delle sedi italiane, si abbinano altre iniziative finalizzate all’ accelerazione sull’uso dell’intelligenza artificiale nei processi aziendali in ambiti diversi, dalla progettazione ingegneristica alla gestione del rischio, promuovendo in modo “hands on” un nuovo mindset e metodi di lavoro innovativi.

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