Banca Popolare di Sondrio “mette in cassaforte” il Data Center con Schneider Electric

L’istituto sceglie le soluzioni della divisione IT di Schneider Electric per rinnovare le infrastrutture in funzione delle nuove esigenze di disponibilità e continuità del business. Il progetto è stato realizzato dal partner Lan & Wan Solutions

Banca Popolare di Sondrio, storico istituto di credito italiano attivo dal 1871, ha scelto le soluzioni della divisione IT di Schneider Electric, nata dall’acquisizione di APC nel 2007, per rinnovare il proprio Data Center.

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La banca, costituita come società cooperativa per azioni, mette a disposizione di soci e utenti una rete territoriale di 400 filiali e più di 100 sportelli di tesoreria, impiegando oltre 2.550 dipendenti.

L’ attività è supportata da un centro servizi, inaugurato nell’aprile 1993 nei pressi di Sondrio: un polo ad alto valore tecnologico, messo a punto per rispondere alla domanda di crescita e potenziamento dei sistemi informativi aziendali, presso cui operano oltre 200 addetti che si occupano di organizzazione dei servizi, innovazione, amministrazione e gestione dei sistemi IT e telematici.

A fronte dello sviluppo del business, si è reso necessario un ammodernamento del Data Center dell’infrastruttura dipartimentale ospitato presso il centro servizi – con 90 server fisici ed oltre 600 virtuali, ai quali si aggiungono i vari sistemi di storage.

Si è deciso quindi di riqualificare l’intera area dedicata ai server, le infrastrutture di alimentazione e di condizionamento. Per il progetto, realizzato dal partner Lan & Wan Solutions, sono state utilizzate infrastrutture di contenimento, di climatizzazione intelligente e piattaforma di gestione fornite dalla divisione IT di Schneider Electric.

“Le nostre server farm erano cresciute rapidamente a partire dalla diffusione dei servizi via web e dall’utilizzo di apparati dedicati” spiega Piergiorgio Spagnolatti, Referente Server Farm e Sistemi Distribuiti di Banca Popolare di Sondrio. “A questo sviluppo rapido e alla conseguente concentrazione di dispositivi non era seguito un adeguato dimensionamento infrastrutturale. I vecchi ambienti erano rimasti legati ad un sistema di distribuzione della corrente e di cooling abbastanza datato; era ora di dotare il nostro Data Center di un sistema di alimentazione e di cooling all’altezza di assolvere ad una funzione Business Continuity fondamentale per la Banca”.

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Inoltre, ottimizzando gli spazi dedicati, si sarebbe potuto procedere con il consolidamento di tutte le sale in un’unica isola e l’utilizzo di un sistema di condizionamento su file in alta densità.

Una risposta efficace agli obiettivi di progetto

Tra le varie alternative esaminate con il partner Lan & Wan Solutions, la tecnologia della divisione IT di Schneider Electric è risultata la più vicina ai prerequisiti e ai vincoli cui si era soggetti, prevedendo inoltre alcune funzionalità di monitoraggio dei consumi e della disponibilità dei sistemi che non erano presenti in altre soluzioni prese in considerazione.

Il progetto realizzato si basa sulle soluzioni InfraStruxure della divisione IT di Schneider Electric. Sono state realizzate due file di armadi di contenimento da nove rack , entrambe allestite con la compartimentazione del corridoio caldo, in cui sono concentrate le componenti il cui surriscaldamento non va a discapito dell’integrità del sistema: un’architettura Data Center che consente di ottimizzare il sistema di condizionamento. In ogni rack sono state installate le unità di distribuzione di potenza per l’alimentazione dei server, che permettono l’accensione, lo spegnimento ed il reset automatico di ogni singola presa da remoto anche tramite un browser web, oltre che da console InfraStruxure.

Anche le unità per il raffreddamento dell’aria fanno parte della soluzione, e sono state installate in linea con i rack. La vicinanza dei vettori di condizionamento alla fonte di calore permette una maggiore efficacia, evitando gli sprechi di energia; il sistema adottato, inRow SC, fornisce un flusso ad elevato volume d’aria (sino sino a 11.725 metri cubi l’ora con una capacità frigorifera massima di 29KW,) consentendo di eliminare il surriscaldamento dei sistemi ad alta densità.

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La configurazione dei sistemi di raffreddamento di cui le soluzioni sono dotate comporta, inoltre, una migliore efficienza energetica in quanto consente soglie termiche superiori, sia dell’aria erogata che quella di ritorno. Il tutto si inserisce in un sistema modulare che consente l’aggiunta di ulteriori dispositivi in caso di aumento degli apparati contenuti.

Gli armadi che compongono l’isola includono un dispositivo per la rilevazione ambientale, con sensori per mantenere sotto controllo la temperatura d’ingresso dell’aria e i valori di umidità. Tutte le unità di condizionamento prevedono, inoltre, una sonda in grado di rilevare la presenza di liquidi per segnalare eventuali principi di allagamento.

Controllo totale dell’infrastruttura e massima efficienza energetica

Il sistema di management centralizzato scelto è StruxureWare Central con Capacity Manager: esso permette la gestione e la supervisione centralizzata di tutte le componenti intelligenti dell’infrastruttura, dal cooling alla distribuzione elettrica verso i rack fino al rilevamento ambientale. Il sistema include anche funzionalità di reportistica che consentono di utilizzare i dati sui consumi dell’intera infrastruttura per successivi calcoli su costi e benefici.

Angelo Panizza, Responsabile Telecomunicazioni, Server farm e Sistemi distribuiti, è molto soddisfatto di questa scelta. “Questo sistema ci consente di controllare le componenti di impianto idraulico ed elettrico, che prima erano responsabilità di chi si occupava del facility management dell’edificio – e su cui non avevamo visibilità. In caso di disservizi sui sistemi di alimentazione sulle linee, in caso di raffreddamento non sufficiente o di guasto, il rischio era di venirne a conoscenza troppo tardi, quando il danno si era già compiuto o addirittura si palesava già una compromissione seria del servizio. Ora il monitoraggio della disponibilità dell’infrastruttura è di nostra competenza e ci permette maggiore proattività”.

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La maggiore efficienza dei nuovi sistemi ha prodotto anche un risparmio energetico stimato circa del 30%.

Un ruolo lo ha avuto anche la razionalizzazione della componente impiantistica, che ha portato benefici laddove erano presenti linee dedicate, ereditate dal vecchio sistema mainframe, consentendo di attuare un capacity planning e configurare i carichi sulle singole macchine e sugli armadi, che incrementa la predicibilità del Data Center contro il rischio di cali di performance e indisponibilità di servizi.

L’applicazione di questo insieme di soluzioni ha consentito Popolare di Sondrio di raggiungere gli obiettivi di system availability e di messa in sicurezza del Data Center, che erano stati identificati in fase di progetto.

“Ci siamo allineati ai principi guida alla base del modello di crescita che avevamo previsto per le infrastrutture tecnologiche”, sottolinea ancora Spagnolatti. “Ci è stato possibile standardizzare il modello di disponibilità su livelli più elevati che in passato, con garanzie di affidabilità degli impianti nettamente superiori che vanno a minimizzare i rischi e le conseguenza di interruzioni parziali o totali dei servizi base coperti dalle soluzioni adottate”.

Anche il partner tecnologico Lan & Wan Solutions soddisfa pienamente: ha dimostrato affidabilità e professionalità ed efficienza anche in fasi delicate quali la migrazione ai nuovi sistemi e ha dato prova di grande efficienza nei i servizi postvendita.