Come cinguettano le case editrici?

Salone Torino: una volta si sfogliavano le copertine. E oggi, cosa succede alle vendite se un titolo viene segnalato in un blog o a Che tempo che fa? Lo rivela un’indagine AIE che sarà presentata giovedì 16 maggio. E il 18 maggio per la prima volta una fotografia, a cura di AIE, su come le case editrici “cinguettano” nel nostro Paese

Cosa succede a un titolo, in termini di vendite, quando viene segnalato in un blog o presentato in tv a “Che tempo che fa”? C’era una volta un lettore che veniva a sapere dell’uscita del libro in libreria o leggendo le recensioni della pagina cultura. Oggi non è più solo così: lo evidenzia l’indagine che sarà presentata nel corso dell’incontro organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione con IE-Informazioni editoriali, La presenza di editori, autori e libri nei blog e in tv. L’impatto che hanno sulle vendite dei libri, in programma giovedì 16 maggio alle 14, nell’Area professionale del Salone internazionale del Libro di Torino. I blog letterari in particolare si confermano sempre più come spazi on-line di “comunicazione culturale” fuori dai consueti circuiti mainstream televisivo-giornalistici: almeno il 3% dei titoli usciti tra settembre 2012 a marzo 2013 sono infatti risultati “presenti” nei 10 blog letterari considerati da AIE come campione. E per di più il 37,7% dei titoli sono di piccole e piccolissime case editrici. Ne discuteranno, sulla base dei dati, Gianni Peresson (Ufficio Studi AIE), Elisa Molinari (AIE), Lorenzo Ribaldi (La Nuova Frontiera), Noemi Cuffia (Tazzina di caffè).

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La libreria nell’era degli ebook – complici i problemi finanziari legati al monte merci e all’assortimento della libreria – è infatti sempre meno lo showroom delle case editrici. Le pagine e le rubriche letterarie faticano a presentare al lettore la produzione (solo di narrativa lo scorso anno sono usciti oltre 15.800 titoli). Nell’era degli ebook l’informazione arriva al lettore attraverso canali informativi diversi (blog letterari, Twitter, la nebulosa della comunicazione social e virale – da YouTube a Pinterest), che si affiancano a quelli tradizionali o a format televisivi di successo. Ma come si stanno attrezzando le case editrici all’uso di questi strumenti? Al tema è dedicato l’incontro, a cura di AIE, L’uso di Twitter e dei social media in editoria, in programma sabato 18 maggio alle 15, nell’Area Book to the Future del Salone, in cui verrà presentata un’indagine – la prima in Italia e tra i primi in Europa – sull’uso di Twitter (e degli altri social media) da parte delle case editrici italiane.

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Un primo dato? Considerando l’universo di case editrici che pubblicano più di 11 titoli l’anno oggi il 57,7% usa strumenti social per comunicare con il proprio pubblico di riferimento. All’incontro interverranno Gianni Peresson (Ufficio Studi AIE), Elisa Molinari (AIE), Alessandro Grazioli e Valentina Aversano (Minimum Fax).

Due appuntamenti che delineano implicitamente nuove competenze e nuovi percorsi professionali: questo sarà il tema del terzo incontro, Professioni tra creatività e innovazione nel mondo digitale, previsto sempre sabato 18 maggio alle 17 nell’Area Book to the Future. Ne discuteranno Francesco Cavalli (LeftLoft), Ermanno Gomma Guarneri (Feltrinelli editore), Cristina Mussinelli (AIE).