Compuware ridefinisce i confini dell’APM con la nuova tecnologia PureStack

Rivoluzione 3D nel modo dell’APM: per la prima volta è possibile analizzare e determinare in tempo reale l’impatto della salute delle infrastrutture sulle prestazioni delle applicazioni e sull’esperienza dell’utente finale

Compuware Corporation, the technology performance company che offre una nuova generazione di APM, presenta PureStack Technology, la prima soluzione in grado di mostrare come le condizioni delle infrastrutture IT influiscano sulle prestazioni delle applicazioni più strategiche per il business.

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Grazie all’unione con la tecnologia dynaTrace PurePath Technology, PureStack Technology correla direttamente e in tempo reale lo stato dell’infrastruttura guest e host alle singole transazioni delle applicazioni e agli effetti percepiti dagli utenti finali. Questa innovazione tecnologica ha permesso di sviluppare la prima e unica soluzione APM che consente di misurare rapidamente l’impatto dei problemi infrastrutturali rispetto all’esperienza finale dell’utente e alle prestazioni di business.

“Con PureStack Compuware ha esteso notevolmente la profondità di analisi e la portata delle proprie soluzioni di APM”, dichiara Tim Grieser, Program Vice President of Enterprise System Management Software di IDC. “La correlazione in tempo reale dei dettagli sulle transazioni end-to-end con il sistema e le metriche sullo stato delle applicazioni consente di comprendere meglio l’impatto sul business dei problemi prestazionali riscontrati dagli utenti finali e, inoltre, fornisce informazioni più dettagliate per una più rapida analisi delle cause”.

PureStack Technology rivela, mappa e raccoglie in modo automatico le informazioni sulla salute del sistema e dell’infrastruttura rispetto ai diversi stack dell’infrastruttura stessa, come hypervisor, sistema operativo, storage, processi e CPU. Le informazioni sullo stato dell’infrastruttura sono correlate in modo diretto con ogni PurePath, che contiene i dettagli sulle transazioni a livello trasversale, compresi quelli sull’utente finale e il contesto a livello di codice. Insieme, PureStack e PurePath forniscono per la prima volta una visione tridimensionale su come le condizioni dell’infrastruttura si ripercuotono sulle prestazioni e sulla disponibilità delle applicazioni.

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“Con PureStack Compuware dimostra ancora una volta la sua capacità di guidare il mercato APM e innovare profondamente le tecnologie e le dinamiche”, dichiara Emanuele Cagnola, Sales Director di Compuware APM. “Grazie all’unione di due tecnologie di grande portata, come PureStach e PurePatch, oggi siamo in grado di proporre per la prima volta un modello 3D che mappa le applicazioni e l’infrastruttura determinando in modo preciso il legame di ogni singola transazione con l’infrastruttura guest o host. Dopo questo cambiamento rivoluzionario le analitiche dell’It application management non saranno più le stesse”.

Ecco alcune delle principali caratteristiche delle soluzione APM di Compuware arricchita dalla tecnologia PureStack:

· Un APM più smart per monitorare con semplicità l’infrastruttura. La prima e unica soluzione che monitora tutte le metriche chiave delle infrastrutture e correla in modo automatico il loro impatto sulle singole transazioni e sull’utente finale ottenendo una visibilità al 100% e 24/7 sullo stato delle transazioni – a partire dall’utente finale attraverso tutti i livelli, fino al database e di nuovo, a ritroso, anche negli ambienti di produzione più esigenti, il tutto senza bisogno di configurazioni manuali;

· Analisi in 3D. PureStack e PurePath insieme offrono una visione avanzata dei flussi delle transazioni out-of-the-box e dell’infrastruttura e forniscono una visibilità dettagliata e precisa su tutte le componenti infrastrutturali tra cui CPU, memoria, disco, I/O e altri parametri necessari per rispondere ad una singola richiesta dell’utente. Vengono inoltre rilevati anche i processi che interferiscono e non sono relativi alla richiesta. Ogni transazione è registrata insieme a tutte le metriche sulla salute del sistema e può essere richiamata quando viene rilevato un problema prestazionale.

· Supporto per le infrastrutture eterogenee. La soluzione supporta in modo ampli e senza precedenti tutti i principali sistemi operativi, tra cui: Windows, Linux, AIX, Solaris e HPUX. Gli hypervisor, compreso VMware e Xen, vengono rilevati automaticamente, anche negli ambienti cloud. Sono supportati anche i public cloud come Amazon e Windows Azure e il supporto esteso dell’ambiente comprende Java,. Net, PHP, Apache / IIS, big data, accesso a database, C / C + +, Message Broker, MQ e le applicazioni mainframe.

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“Quando si sceglie un fornitore di servizi cloud è fondamentale capire come l’infrastruttura virtuale si ripercuoterà sulle prestazioni delle applicazioni”, spiega David Snyder, Enterprise Architect di American Greetings Interactive. “Da questo punto di vista, la tecnologia PureStack permette di risparmiare molto tempo perché offre una visione unificata di tutti i dati necessari per monitorare questi ambienti meno prevedibili e fornire un’esperienza d’uso di livello elevato ai nostri clienti.”