Durante il keynote dell’annuale Check Point Experience europea di Barcellona, il CEO di Check Point Gil Shwed ha sottolineato come il mondo della sicurezza su Internet rappresenti una sfida crescente, ed ha messo in luce l’importanza della protezione dei dati mobili
Check Point Software Technologies ha riunito più di 1.400 professionisti dell’IT ed esperti di sicurezza tra clienti, partner, giornalisti e analisti al suo evento annuale europeo, Check Point Experience, tenutosi la scorsa settimana a Barcellona (8-10 aprile).
Durante il suo keynote, Gil Shwed, fondatore e CEO di Check Point, ha messo in luce i pilastri strategici dell’azienda per il 2013, con un focus sulla protezione delle informazioni in mobilità, così come sulla più consolidata Threat Prevention.
BYOD
Shwed ha evidenziato alcuni dati che indicano la necessità di affrontare la sfida rappresentata dall’attuale ecosistema dei dispositivi mobili, tenendo a mente trend come il BYOD e la straordinaria crescita dei dati, con le relative esigenze di condivisione. “Il 90% delle aziende permette di archiviare su smartphone dati aziendali, e quasi il 69% delle organizzazioni condivide dati e informazioni utilizzando servizi cloud pubblici. In questo panorama, è di fondamentale importanza fornire un ambiente sicuro per archiviare documenti, che peraltro dovrebbero essere crittografati in partenza”, ha sottolineato Shwed.
Parallelamente, il Presidente di Check Point Amnon Bar-Lev, parlando di Threat Prevention, ha osservato che “per Check Point, le cose più importanti da tenere a mente quando si parla di sicurezza sono la prevenzione e l’individuazione. A un secondo livello, dovremmo poi disporre una protezione multi-layer.”
Check Point Security Report
Bar-Lev ha mostrato i dati dell’ultimo Check Point Security Report – sulla base di dati reali provenienti da 900 aziende, 95 delle quali in Italia – che rivela che, attualmente, il 63% delle aziende accede a un sito malevolo ogni 23 minuti. “Si tratta di dati che parlano da sé”, ha commentato Bar-Lev.
I trend registrati a livello globale valgono anche per il nostro Paese. Secondo Rodolfo Falcone, Country Manager di Check Point Italia, “L’Italia non fa eccezione nel panorama mondiale della sicurezza, e ne conferma le dinamiche di massima: dove noi siamo ancora indietro rispetto alle realtà di altre nazioni è nella consapevolezza che la sicurezza si affronti con un approccio di insieme, e non solo con la tecnologia. Da pare nostra, educare ed informare rappresenta per noi di Check Point una vera mission.”
Novità e innovazione
L’importanza della sicurezza dei data center, per ottenere performance migliori dalle appliance di sicurezza o la necessità strategica di servizi di collaborazione come ThreatCloud, che permette di contrastare il malware a livello globale, sono alcuni degli aspetti analizzati approfonditamente durante CPX 2013. Inoltre, durante l’evento è stata presentata una rassegna delle ultime novità proposte dall’azienda, come le Software Blade dedicate alla Threat Emulation ed alla Compliance, assieme al gateway di sicurezza di nuova generazione più veloce al mondo nel formato 2U, l’Appliance 21000, presentata lo scorso febbraio.
Durante CPX Barcellona, Check Point ha annunciato le sue Appliance 1100, che offrono sicurezza di classe enterprise alle filiali e agli uffici remoti, con livelli di security avanzati in un formato da desktop compatto. La serie Check Point 1100 offre funzionalità avanzate, quali prestazioni firewall di 1,5 Gbps, a 220 Mbps VPN e 31 unità SPU (SecurityPower).
Con questo annuncio, Check Point consolida il suo posizionamento strategico, per offrire al mercato sicurezza eccellente che si adatta ad ogni esigenza del cliente, oltre alla possibilità di adottare l’architettura Software Blade ad un prezzo molto competitivo. “Oggi come nel corso degli ultimi 20 anni, Check Point si è impegnata a fornire ai propri clienti la migliore sicurezza Internet; la chiave è quella di ascoltare le loro reali esigenze”, ha dichiarato Shwed durante il suo keynote.
