Grazie a Riverbed l’Application Delivery Controller diventa un servizio

Riverbed Technology introduce una nuova piattaforma Stingray Services Controller che permette ai clienti di usufruire della funzionalità di application delivery controller as a Service (ADCaaS)

La nuova soluzione renderà infatti automatica l’installazione di servizi di application delivery in ogni architettura di rete, comprese le reti di tipo SDN (software defined networking).

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Generalmente, gli application delivery controller sono implementati in base ad un modello “network centric” che prevede il deployment di un apparato ADC per ogni singola applicazione, oppure in un’altra modalità nella quale un’infrastruttura ADC condivisa deve supportare molteplici applicazioni. Con Stingray Services Controller, Riverbed rende possibile un modello di deployment del tipo “ADC per application”. Questo risponde alla continua evoluzione delle architetture applicative e di data center, ai flussi di lavoro e ai modelli operativi che necessitano di ADC di prossima generazione che rimuovano i colli di bottiglia, garantendo maggiore agilità, livelli di automazione più elevati e un time-to-service più rapido. La tecnologia ADCaaS di Riverbed permette ora ai cloud provider e alle aziende di implementare all’interno di cloud private la capacità di fornire, scalare e installare i propri ADC quando necessario.

Le sfide legacy

Stingray Services Controller risponde alle sfide IT affrontate durante i tentativi di implementazione di architetture ADC tradizionali in strutture emergenti di tipo software defined e all’interno di data center esistenti o virtualizzati. Tra le principali sfide che possono avere un impatto negativo sul business e l’operatività vi sono:

· L’installazione di servizi ADC può richiedere giorni o mesi

· L’incapacità di garantire performance per applicazione o per tenant a causa della condivisione

· Scalare le operazioni ADC prevede di dotarsi di capacità eccedente con box più grandi rispetto al dimensionamento dinamico in tempo reale

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· Fastidiosi processi di controllo dei cambiamenti rendono le operazioni ADC lunghe e difficili.

Un modello a consumo per una scalabilità elastica

Con l’introduzione di Stingray Services Controller, le aziende e i cloud provider saranno in grado di fornire, installare, autorizzare, misurare e gestire l’intero inventario ADC in modalità as a service.

Stingray Services Controller garantisce anche un nuovo modello di consumo per i clienti che implementeranno i servizi ADC, definito Stingray Traffic Manager (STM) “micro” istanza. Queste “micro” istanze STM possono variare dalle piccole alle più grandi, tutte su server di tipo commodity. Questo elimina il tradizionale dimensionamento di ADC basato su throughput, che obbliga i clienti a ipotizzare il carico di traffico e procurarsi preventivamente capacità ADC. Con le “micro” istanze STM, i servizi ADC possono essere scalati in modo elastico, su richiesta, e dimensionati correttamente per adeguarsi a ogni applicazione nel data center, garantendo alta densità, completa separazione e scalabilità multi-tenancy.

“Con l’emergere di data center virtualizzati, gli ADC legacy potrebbero rappresentare colli di bottiglia ed essere esclusi dalle strategie di virtualizzazione e dalle implementazioni cloud,” spiega Jeff Pancottine, senior vice president and general manager di Riverbed Stingray application delivery business unit. “Con Stingray Services Controller, i clienti hanno a disposizione una piattaforma ADC iper-elastica in grado di adattarsi ai cambiamenti dei carichi di lavoro. È una rivoluzione: oggi introduciamo un application delivery fabric software-defined che permette servizi Layer 7 su qualsiasi architettura di data center.”