La Lolita virtuale che stana i pedofili reali

L’Università di Deusto in Spagna ha messo a punto un programma che può intrattenere conversazioni di chat complesse, per riconoscere le intenzioni di eventuali pedofili

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Si chiama Negobot e ha origini spagnole. Anche se è solo un software è rivoluzionario nel vero senso del termine visto che può essere scambiato per un umano. Lo scopo è di capire le reali intenzioni che si nascondono dietro avatar, nickname e personaggi in giro per le chat della rete e capire se hanno intenzioni criminali, come quelle pedofile. 

Non un semplice bot

Il cambiamento di rotta, rispetto ai sistemi precedenti è notevole. “I bot di chat – spiega Carlo Laorden uno dei creatori di Negobot dell’Università di Deustotendono ad essere molto prevedibili. Il loro comportamento, come l’interesse per la conversazione, è piatto, il che è un problema quando si tenta di rilevare persone che fanno il doppio gioco“. Quello che c’è di nuovo in Negobot è che utilizza la teoria dei giochi per mantenere una coversazione realistica.

La teoria dei giochi

Si tratta di un sistema di decisioni strategiche che rende il comportamento del software molto più convincente grazie all’utilizzo di sette “agenti conversazionali” che possono modificare le risposte della ragazza virtuale a seconda del comportamento del sospetto pedofilo. Per farlo sembrare ancora più autentico, il software sarà anche in grado di sbagliare, appositamente. Errori di battitura, abbreviazioni e slang linguistici renderanno la Lolita virtuale un po’ più in carne e ossa.

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