The Machine: è realtà il primo computer fotonico

HP svela la macchina realizzata con reti fotoniche: i dati vengono trasferiti con la luce invece dei normali cavi

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Il CEO di HP, Meg Whitman, lo ha presentato all’evento HP Discover 2014 che si è tenuto a Las Vegas. Si chiama “The Machine” e ha già battuto due record: utilizza le reti fotoniche (luce) per trasferire i dati e la massive memory pool, che offre la possibilità massimizzare la dimensione della memoria per allocare temporaneamente diversi programmi. In poche parole si tratta di un antipasto di ciò che vedremo in futuro, quando i computer potranno fare a meno di cavi per scambiarsi file e informazioni, utilizzando solo la luce. Più vicina è invece l’adozione dell’allocazione di memoria “massimizzata”, adattabile agli hard disk recenti.

Come nasce “The Machine”

La “macchina” è stata sviluppata dagli HP Labs nella Silicon Valley con l’obiettivo di realizzare un computer capace di far risparmiare agli utenti tempi di elaborazione e all’industria quelli di gestione energetica: ad oggi il 90% dell’energia connessa a sistemi computerizzati viene utilizzata per spostare informazioni da un posto all’altro; con le reti fotoniche sarà tutto più veloce ed economico (almeno sul lungo periodo).

Obiettivo biennale

I test su “The Machine” cominceranno nel 2015 per poi vedere un lancio definitivo un anno dopo. Certo la sostituzione degli attuali PC non sarà veloce e nemmeno automatica anche perché la macchina di HP è stata pensata per un uso professionale, come ad esempio la gestione di un solo data center (di grandi dimensioni) con un computer che occupa un paio di metri quadri. Secondo HP i vantaggi saranno tanti: circa il 77% in meno sui costi, l’89% sull’energia e l’80% sullo spazio oltre alla possibilità di avere tra le mani un  singolo computer, più semplice da utilizzare dei sistemi di storage utilizzati oggi.

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