PTC: confermato il successo dello scorso fiscal year

Nonostante il fatto che il risultato fortemente positivo dello scorso anno fiscale fosse dovuto anche a una concomitanza di eventi favorevoli, anche quest’anno l’azienda statunitense è riuscita a mantenersi sugli stessi livelli

Quale sia il posizionamento di mercato di PTC in questo momento è bene lasciarlo dire agli analisti. Kevin O’Marah di Gartner ha asserito: “PTC Windchill remains the best overall combination of technology architecture, broad application product offerings, and compelling strategic vision”. Tom Grant di Forrester: “PTC continues its leadership addressing regulated and “digital products” needs. PTC provides strength where product-based development and compliance intersect. No other company…has done as much to support teams of embedded software developers and systems engineers”.

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Sicuramente sono queste le ragioni che hanno portato l’azienda ai risultati finanziari che ci sono stati presentati da Stefano Rinaldi, general manager PTC Italia. Il successo, ha ribadito, è da attribuirsi a una visione più estesa che l’azienda ha cercato di fornire attraverso le soluzioni proposte. In particolare, attraverso il PLM, l’azienda mira a supportare la propria clientela in due fasi assolutamente critiche per le aziende manifatturiere: l’ideazione del prodotto e il supporto al servizio legato allo stesso nel momento in cui questo viene commercializzato. In sintesi la visone dell’azienda diventa: ingegneria – supply chain – vendite.

2012: un anno di consolidamento

Per PTC Italia il 2012 è stato un anno di consolidamento. A fronte della buona performance dell’anno fiscale precedente, il risultato del 2012 si è attestato sui livelli del 2011 e in linea con le aspettative iniziali. I ricavi sono stati trainati da una buona esecuzione commerciale nel settore delle piccole medie imprese con una redditività superiore alle attese a seguito dell’ottima performance dei servizi di manutenzione che testimoniano il buon livello di fidelizzazione degli oltre 3.000 clienti che continuano a investire nelle soluzioni PTC, supportati da 3 uffici, 60 dipendenti, 30 ingegneri. L’ Italia rappresenta oggi il 10% di PCT Emea e ha visto un incremento del 15% di reseller partner.

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L’idea per il futuro è quella di agire nella parte alta, dove il prodotto viene pensato, ideato. Su questa filosofia sono stati indirizzati gli investimenti. Nel 2013 la prospettiva è quella di continuare a investire e a essere focalizzati sulla creazione di valore nei settori verticali quali: aerospazio e difesa, automotive, retail e consumer, prevedendo di sostenere la crescita dei ricavi nelle piccole medie imprese, rafforzando la struttura commerciale e ottimizzando la copertura del territorio attraverso una gestione ancor più integrata della rete di partners e distributori.

E’ stata quindi la volta di Fabrizio Ferro che ricopre dall’ottobre 2010 il ruolo di director, technical sales & business development di PTC Italia, che si aggiunge alla carica di direttore tecnico con responsabilità per le attività di prevendita e di gestione dello staff tecnico in Italia, il quale ha illustrato le nuove caratteristiche dei prodotti e in particolare di Creo 2.0 (riduzione del 73% dei tempi, del 51% dei movimenti del mouse e del 49% click del mouse….).

Il tutto è stato pensato e realizzato con una particolare attenzione al fatto che gli analisti stimano una perdita di fatturato pari a un valore percentuale compreso tra il 2% e il 9% per interventi in garanzia e che le reti manutentive aumentano complessità e costi: sembra che il 40% del tempo manutentori vada perso per la ricerca della documentazione necessaria.