Good Technology: sicurezza e controllo in mobilità

Consentire agli utenti di scegliere il device mobile che preferiscono garantendo livelli di sicurezza adeguati

L’attuale fisionomia di Good Technology (www.good.com) è stata definita nella primavera del 2009, dopo l’acquisizione di Good Technology (all’epoca parte di Motorola) da parte di Visto, che ha deciso di continuare a operare sul mercato con il marchio Good, un brand immediato e ben riconoscibile.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

A distanza di alcuni mesi Maurizio Ganzerli, country manager Italia e regional director Semea dell’azienda ha voluto fare il punto della situazione, prendendo spunto dai risultati emersi dalla ricerca The Device dilemma commissionata dalla stessa Good alla società di ricerca Vanson Bourne (www.vansonbourne.com) per capire quali siano le principali motivazioni che determinano la scelta dei dispositivi mobili in ambito aziendale.

«Il dato principale emerso dallo studio, che ha coinvolto 300 decision maker in ambito It in Usa e Uk – ha commentato -, riguarda una sempre maggiore richiesta di utilizzo del proprio device personale per accedere, oltre che ai dati personali, anche a quelli aziendali (78% degli intervistati).

Andando a segmentare questo dato per tipologia di sistema operativo, si evidenzia che l’82% delle preferenze va all’iPhone, il 57% a Windows Mobile, il 17% a Symbian, il 17% ad Android e il 14% a Palm Pre».

Il desiderio degli utenti di utilizzare device eterogenei, sottolinea Ganzerli, crea spesso serie criticità ai responsabili It, soprattutto in termini di sicurezza: «Si assiste infatti molto spesso a una crescente mancanza di controllo sulle applicazioni utilizzate dai dipendenti».

Il 28% degli intervistati denuncia anche una sensibile perdita di tempo legata alla configurazione e gestione di numerosi dispositivi con sistemi operativi differenti, mentre il 19% dichiara un’effettiva mancanza di controllo sui diversi device.

Leggi anche:  Reti intelligenti, l’AI in azione

A livello applicativo, infine, cresce l’esigenza, da parte degli utenti, di poter utilizzare le applicazioni nate con l’avvento del Web 2.0, quali Instant Messaging e social network, oltre, naturalmente, a quelle classiche come la gestione della posta elettronica e del calendar.

«I dati emersi da questa ricerca – prosegue Ganzerli – avvalorano quindi la validità della nostra strategia, tesa a sviluppare servizi di mobility performanti e sicuri interoperabili con tutti i principali sistemi operativi e con le più diffuse piattaforme hardware, sia client che server».

Lo conferma Good for Enterprise, la soluzione che consente un accesso istantaneo e sicuro ai dati e alle applicazioni da qualunque device mobile, dall’iPhone agli smartphone basati su Android, Symbian, Windows Mobile e così via. La soluzione è articolata in tre componenti: Good Mobile Messaging, Good Mobile Access e Good Mobile Control.

Il primo offre accesso all’e-mail e alla gestione dei dati personali con la massima sicurezza e affidabilità; il secondo consente l’accesso immediato e sicuro ai dati e alle applicazioni che risiedono alle spalle del firewall (intranet aziendali, portali quali Microsoft Sharepoint, applicazioni di Instant Messaging, …).

Good Mobile Control, infine, permette all’amministratore di sistema un controllo centralizzato e da qualsiasi postazione del parco telefonico aziendale e delle policy di sicurezza: attraverso un unico portale di amministrazione Web based è possibile accedere a funzioni di gestione over-the-air, mantenendo sempre sotto controllo l’operatività dei singoli device.