Rapidshare e i servizi di file hosting nel mirino della malware-mafia

Nelle ultime settimane G Data ha registrato un sensibile incremento di file infetti originati dai cosiddetti one-click host. Secondo quanto rilevato, i criminali stanno facendo leva su servizi legali per scaricare file più popolari come Rapidshare. Di solito vengono creati dei link che rimandano a file infetti in forum piuttosto che su siti di social network. La maggior parte di questi offre tool completamente gratuiti. Attraverso questo sistema i criminali riescono a by-passare i filtri basati sul concetto di “reputazione” che inseriscono i website in “white” o “black” list. I servizi di file hosting non rientrano nelle black list e quindi non vengono bloccati. Il ventaglio di malware diffuso attraverso questo sistema è decisamente vario: ci sono backdoor, sniffer, downloader come pure diverse tipologie di Trojan e worm.

Ralf Benzmueller, Manager of G Data Security Labs: “Non è solo Rapidhsare che è stato infettato. Anche molti altri servizi di file hosting come mediafire.com, uploaded.to e uploading.com vengono utilizzati per diffondere malware. Spesso questi file vengono pubblicizzati come l’ultima versione di un software piuttosto che come i tool più aggiornati o software “craccato”. Il rischio è elevatissimo. Di solito gli utenti Internet non dovrebbero essere ingannati da un falso senso di sicurezza, perfino quando la fonte è un rinomato servizio di file hosting.”

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I motivi essenziali per distribuire malware attraverso servizi di file hosting deve essere analizzato da un duplice punto di vista, tecnico ed economico:

1. L’upload di codici dannosi è per la maggior parte anonimo e i siti che offrono questo servizio offrono grande spazio e capacità online. Inoltre questi siti sono un modo semplice ed efficiente per distribuire malware.

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2. Questo sistema permette di evitare il controllo operato dai filtri URL che si basano sulla gestione di “white” e “black” list e quindi sulla reputazione stessa dei siti web. Vista la loro enorme popolarità questi siti di file hosting non sono inseriti in black list.