Scaricare musica in rete lascia il segno

I file che si scaricano da iTunes conservano al loro interno le informazione dell’utente che l’ha acquistato, nonostante sia stato eliminato il Drm.  Come promesso l’iTunes Store è ormai Drm-free all’80% e lo diverrà completamente nella prossima primavera. I file acquistati dal negozio online di Apple, però, non sono così anonimi: contengono ancora almeno un’informazione su chi li ha comprati.
 Se siete scettici o infarciti di una buona dose di fiducia verso il prossimo andate a controllare. Aprendo uno qualunque dei brani provenienti da iTunes con un qualunque editor di testi (anche il Blocco Note di Windows va bene) vedrete con i vostri occhi che non si tratta di dicerie invidiose. In mezzo a una marea di caratteri indecifrabili spunterà, in chiaro, l’indirizzo e-mail dell’acquirente di brani, cioè il vostro se avete comprato musica in questo modo.
 Se anche a questo punto non vi saranno saltati i nervi dalla rabbia probabilmente è perchè non vi siete resi conto del grande rischio in cui siete incorsi. Un file che finisce nei circuiti p2p, è un facile bersaglio per la Riaa, che senza tante difficoltà riuscirà a risalire all’identità di chi l’ha messo in rete.A questo punto non basterà usare la solita tecnica discolpatoria: negare fino alla fine. Quando le prove sono evidenti e appaiono a chiare lettere sullo schermo di un computer non resta che fare i conti con quel che si è combinato e accettare amaramente le proprie responsabiltà!

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