Sebbene l’Office di Microsoft abbia un predominio assoluto, alcune grandi aziende iniziano a valutare possibili alternative. I casi dell’americana General Electric e della francese Valeo
Può una grande azienda prendere in considerazione un pacchetto di applicazioni di produttività personale diverso da Office?
Se nel passato una formula alternativa era per lo più utopistica e le prospettive erano risposte soprattutto nella grande fucina di idee che è stata l’open source, oggi i percorsi che possono garantire l’utilizzo della classiche applicazioni di un information worker sono sempre più tracciati dall’evoluzione del cloud computing. Un esempio è quello di una delle più note e grandi aziende americane, General Electric. Due anni fa la società aveva iniziato ad utilizzare le soluzioni Google e oggi sta nuovamente riconsiderando le diverse opzioni che esistono sul mercato, incluse, in prospettiva, le annunciate web applications di Microsoft. Al vaglio vi è anche l’offerta della suite Zoho proposta da AdventNet la quale, al contrario di Google, rende possibile l’archiviazione dei dati sui server aziendali. Quest’ultimo, la possibilità di avere un controllo diretto sullo storage, è uno degli elementi che potrebbero condizionare le scelte future di GE nella scelta del software di produttività individuale, all’interno del quale, ovviamente, iniziano ad avere sempre più importanza non solo le applicazioni base come word processor e fogli elettronici, ma applicazioni e servizi a supporto del lavoro collaborativo. Il workplace dell’information worker diventa infatti sempre più ricco e può essere configurato in modo sostanzialmente diverso rispetto al passato.
Un secondo elemento che potrà condizionare le future scelte delle aziende nell’ambito di questo segmento applicativo sarà inevitabilmente il rapporto che riusciranno a stabilire con le software house in grado di personalizzare e integrare le applicazioni con i processi aziendali. Un punto questo che costituisce la forza e il vantaggio competitivo di Microsoft nei confronti di Google e possibile nuova concorrenza. Oltre alla storia di General Electric, iniziano a circolare nomi eccellenti che hanno iniziato a compiere una migrazione a una piattaforma alternativa a Microsoft. Valeo, fornitore francese di componentistica per il mercato automotive, grazie all’intervento di Capgemini ha annunciato di avere migrato da Microsoft a Google 30 mila postazioni di lavoro. GE e Valeo sono per il momento delle eccezioni, ma possono costituire un precedente che nel futuro potrà esser preso in considerazioni da altre organizzazioni.
Per Google la partita è soltanto all’inizio, Gli analisti stimano infatti che nel corso del 2009 la vendita rappresentata dalle Google Apps possa generare un business da 273 milioni di dollari, equivalente a una percentuale irrisoria rispetto al fatturato globale della Internet Company, che dovrebbe attestarsi intorno ai 21 miliardi di dollari.