IBM mecenate di Archimede

IBM raggiunge ancora la leadership nel numero dei brevetti negli USA e regala agli inventori e agli esperti in materia innovazioni che stimolano la ricerca e lo sviluppo.

Per IBM è il 16° anno consecutivo di leadership. In un solo anno, il 2008, l’azienda è stata capace di raggiungere la cifra record di 4.186 brevetti negli Stati Uniti. È la prima società in assoluto capace di ottenere nell’arco di 12 mesi risultati tanto soddisfacenti. Per rendersene conto basta confrontare il numero di brevetti rilasciati da IBM nel 2008 con quello di altre società famose. IBM batte Hewlett-Packard con un numero di brevetti quasi triplo e supera di netto quelli conseguiti insieme da Microsoft, Hewlett-Packard, Oracle, Apple, EMC, Accenture e Google. Vittoria schiacciante e indiscussa.Fortunatamente il successo non ha dato alla testa ad IBM, che proprio in occasione del suo brillante trionfo ha pensato di proporre utili iniziative. Ha annunciato infatti nuovi programmi che aiuteranno a stimolare l’innovazione e la crescita economica. L’idea è quella di aumentare del 50% – a oltre 3.000 – il numero di invenzioni tecniche pubblicate annualmente, anziché richiedere la tutela brevettuale.

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L’unico modo per aiutare inventori, imprenditori e aziende a superare la frequente crisi di qualità dei brevetti è proprio questo: maggiore trasparenza nel sistema brevettuale. In parole povere mettere a disposizione di tutti le invenzioni. Qui non si tratta solo di spirito filantropico o di bontà d’animo. È un comportamento necessario e doveroso nei confronti della scienza e del progresso a vantaggio dell’intera comunità umana. Lo sostiene persino la costituzione degli Stati Uniti che in una delle sue sezioni afferma che la pubblicazione di informazioni tecnologiche è un mezzo per “promuovere il progresso della scienza e delle arti utili”. In base a questo principio il Congresso americano il potere di promulgare le leggi in materia di brevetti.  La pubblicazione non è utile soltanto al progresso, a questo  infatti aggiunge un valore più pratico. Tutela gli inventori dalle accuse di violazione, migliora inoltre la qualità dei brevetti, poiché esse possono essere citate dagli uffici brevetti nel limitare l’ambito delle applicazioni brevettuali.  Infine come è facilmente intuibile, la pubblicazione stimola l’innovazione successiva, che assicura una crescita dinamica del business.
 Tutti questi progetti e obiettivi rientrano nell’ambito di un progetto particolare denominato “Patent Quality Index” a cui presto aderiranno i ricercatori di IBM. Si tratta di un progetto per sviluppare un indice di qualità nell’area dei brevetti di bassa qualità, ossia quelli con ambito incerto o rivendicazioni dubbie rispetto al progresso scientifico o all’innovazione tecnologica. Il numero di questo tipo di brevetti è aumentato notevolmente negli ultimi anni e con essi è salito l’accumulo di arretrati. Questo non ha fatto altro che creare incertezza in merito ai diritti di proprietà intellettuale, generando speculazioni e controversie.

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La “Patent Quality Index” è stata proposta proprio per aggiarare questo tipo di difficoltà. Essa permetterà infatti di migliorare il funzionamento del sistema brevettuale, stabilendo metriche empiriche ed obiettive, unite a fattori come la chiarezza delle rivendicazioni e la qualità dell’arte nota citata durante l’esame. In questo modo gli inventori presenteranno domande più accurate. Gli esaminatori, dal canto loro, prenderanno decisioni migliori più in fretta. Questi ultimi poi, se seguiranno la retta via appena indicata aiuteranno a potenziare la qualità della preparazione e dell’esame. Il risultato sarà ottimale e assicurato: la validità dei brevetti rilasciati diverrà assai più probabile.La chiave che risolverà il grande problema della qualità dei brevetti ha la forma di modelli matematici. Si sa che la matematica è la scienza oggettiva per eccellenza, il suo linguaggio è universale e soprattutto inequivocabile. Essa permetterà di creare finalmente il tanto sognato criterio empirico che sostituirà quei criteri che, in assenza di mezzi, erano di fatto soggettivi.
Perciò archimedi di tutto il mondo uscite dal vostro laboratorio nascosto. Aprite le porte di casa. Date libero sfogo alle idee. Lasciatele scorrere come il più dolce dei nettari. IBM è dalla vostra parte, pronta ad assicurarvi ricerca, sviluppo e libertà.