Telefonini: la competizione diventa Smart

Telefonini:
la competizione diventa Smart

Segmento
in rapida crescita quello degli smartphone. Informa Telecom & Media ritiene
che possa rappresentare nel medio-lungo periodo più del 50% del valore
del venduto complessivo

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Per i telefoni cellulari nei prossimi cinque anni si stima una
crescita media annua del 6,3%. E’ quanto emerge dal rapporto sul futuro
dei mobile handset pubblicato da Informa Telecom & Media. La cifra complessiva
delle vendite si dovrebbe attestare nel 2013 a 200 miliardi di dollari. La crescita
sarà per lo più determinata da paesi emergenti come Brasile, Russia,
India e Africa che nel 2013 potrebbero rappresentare il 60% dei consumi globali.

La forbice nei dati di crescita tra paesi fortemente industrializzati
e paesi con forte digital divide sarà sempre più marcata. Nei
primi la crescita media annua potrà aggirarsi attorno al 2%, o ancora
più negativa per gli effetti di una involuzione economica (negli Stati
Uniti e Giappone si stima un andamento più o meno flat, ovvero un mantenimento
degli attuali flussi di vendita). Segmento in più rapida crescita quello
degli smartphone che si pensa possa rappresentare nel medio periodo più
del 50% del valore del venduto complessivo. Di fatto in quest’area si
è in presenza di un mercato di sostituzione e il cambiamento delle dinamiche
competitive si crede possa derivare essenzialmente dalle formule Apple e Google.

Il mantenimento dei margini di profitto ha gà condotto
molte società a spostare la produzione in aree come Cina, Taiwan e India,
Vietnam ed Europa dell’Est. Obiettivo ridurre il costo per chipset e terminali.
I vendor di dispositivi mobili – afferma il report – hanno tradizionalmente
fatto affidamento su chipset personalizzati, una tendenza orami superata, il
modello di business fa ora riferimento a un modello off-the-shelf.

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Elemento che segnerà l’evoluzione del mercato si
ritiene possa essere l’Open Source, che porta con sè un modello
di business royalty free o un contenimento delle spese grazie a una più
equa distribuzione dei costi di sviluppo, non più supportati da un singolo
vendor. Symbian Foundation (SF), Open Handset Alliance (OHA), e Linux in Mobile
foundation (LiMo), sono le organizzazioni di riferimento in area Open Source.

Secondo Informa i cambiamenti attesi evidenziano come la competizione
sarà dettata da una capacità di differenziazione soprattutto sul
fronte software e non tanto sull’hardware in quanto i vendor sono sempre
più attenti a individuare nuove forme di revenue provenienti dalla creazione
di contenuti ed erogazione di relativi servizi. E’ quanto già si
intravede nelle azioni di Nokia, Apple e Sony-Ericsson. In definitiva il passaggio
a una forma tecnologicamente più ricca, basata su sistemi operativi mobile,
mette le aziende nella condizione di impostare una sorta di ecosistema di applicazioni
e servizi che va al di là della semplice fornitura dei servizi base abilitati
dagli operatori di telecomunicazioni.

Di Piero Macrì