Un tribunale abruzzese ha confermato che l’uso prolungato del mouse può provocare tecnopatia
Alla lista delle malattie professionali si aggiunge l’uso eccessivo (overuse) del mouse. A dirlo è la Corte d’Appello dell’Aquila che ha confermato la decisione presa dal Tribunale di Pescara in merito al caso di un impiegato di banca.
Il mouse può provocare tecnopatia
Un dipendente di Caripe si è scoperto affetto da “sindrome pronatoria dell’arto superiore destro”. L’uomo era convinto che la malattia dipendesse dall’uso lento e duraturo nel tempo del mouse nella “movimentazione dei titoli”. Dopo aver vinto la causa in primo grado, la banca era ricorsa in appello ma anche questa volta i magistrati hanno dato ragione al malato. La consulenza tecnica d’ufficio ha infatti stabilito che la tecnopatia che ha colpito il lavoratore derivava da fattori “morbigeni” dovuti alla sua attività lavorativa.
“La vicenda – commenta l’Inca Cgil – assume particolare rilievo perché si tratta del primo caso accertato in Italia e va incontro alle nuove esigenze di tutela dalle malattie professionali che possono essere causate dall’uso massivo delle nuove tecnologie, quali i computer”.


































