Una start up Italiana tra i vincitori in California dell’Intel Global Business Challenge 2013

Tensive, spin-off della Fondazione Filarete, premiata con un primo posto di categoria e 10mila dollari per soluzioni di biomateriali impiantabili

C’è anche Tensive, start up tutta italiana, spin-off della Fondazione Filarete di Milano, tra i premiati con un primo posto di categoria e 10.000 dollari all’ultima edizione della Intel Global Challenge at UC Berkeley in California, concorso mondiale per lo sviluppo di business plan che incoraggia gli studenti con capacità imprenditoriali ad affrontare alcune delle sfide più pressanti del mondo attraverso la tecnologia informatica. Il concorso offre un’esperienza imprenditoriale esclusiva, dando alle squadre partecipanti l’accesso ai principali venture capitalist e investitori della Silicon Valley.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Chi è Tensive

Tensive sviluppa biomateriali impiantabili per la ricostruzione di ossa lunghe e tessuti mancanti a causa di osteoporosi, traumi o asportazioni dovute a tumori. La tecnologia brevettata è in grado di replicare i vasi sanguigni e accelerare la rigenerazione naturale di ossa e tessuti. Avviata da Alessandro Tocchio, Federica Destro, Federico Martello, Irini Gerges e Margherita Tamplenizza, Tensive propone soluzioni di biomateriali impiantabili e sfrutta il know-how e le tecnologie brevettate dai suoi fondatori presso la Fondazione Filarete di Milano. Il core business è incentrato in particolare sia sulla commercializzazione di un supporto poroso biocompatibile per la rigenerazione ex-vivo di tessuti biologici vascolarizzati, utile in applicazioni di terapia cellulare, sia di un supporto poroso degradabile, resistente alla compressione, da usare come protesi portante nelle procedure ortopediche e spinali per riparare grandi difetti ossei. Grazie al potenziale delle sue tecnologie e know-how, Tensive potrà sviluppare prodotti per la rigenerazione di tessuti molli.

Gli altri progetti italiani

Tra i progetti italiani giunti in finale a Berkeley anche Sensing ElectroMagnetic Plus, già vincitore a giugno di quest’anno a Dublino della Intel Business Challenge Europe e risultato anche nell’ambito della finale mondiale americana tra i più votati dal pubblico della Rete e dai social network. SEM+ è un’azienda nata nei laboratori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dell’IIT di Genova, ad opera di Silvano Furlan, Alessandro Levi e Matteo Piovanelli. SEM+ sviluppa e commercializza una nuova tecnologia brevettata che introduce la terza dimensione del touch nei sensori basati su interfacce tattili. SEM+ rileva la posizione e l’intensità (pressione) di contatti multipli su una superficie, anche se è curva o flessibile. La tecnologia, applicata ai dispositivi elettronici di consumo, rende possibile un’interazione più naturale tra gli utenti e i dispositivi.

Leggi anche:  Fujifilm sceglie Segreen Business Park per i suoi nuovi uffici

Il vincitore

Vincitore assoluto della competizione è stato invece Mobile Monitoring Station, progetto messo a punto da un team di studenti imprenditori del Cile e composto da membri della società di ricerca ingegneristica e sviluppo SoluNova, dell’azienda mineraria cilena Coldeco e dell’Università del Cile. Il gruppo di lavoro ha creato un insieme di sensori portatili che raccolgono in tempo reale i dati biomedici dei lavoratori industriali, come la frequenza cardiaca. I sensori, applicati direttamente alle tute degli operai, trasmettono preziose informazioni biomediche a dispositivi come gli smartphone, che a loro volta inviano i dati nel cloud. Questa soluzione verrà offerta come servizio, fornendo ai siti industriali l’hardware e il software con una tariffa mensile per ogni lavoratore. La squadra vincente, spronata dalla mancanza di dati sull’esposizione dei lavoratori industriali a rischi per la salute, ritiene che i sensori permettano di ottenere una diminuzione considerevole dei pericoli per la salute in questo settore.

La Intel Global Challenge, che si è svolta presso la Haas School of Business dell’Università della California di Berkeley, ha visto la partecipazione di 28 team da più di 20 Paesi e aree geografiche. Le squadre finaliste sono state selezionate tra oltre 18.000 partecipanti da più di 60 Paesi e aree geografiche di tutto il mondo. Fondata nel 2005, Intel Global Challenge at UC Berkeley è un’iniziativa congiunta di Intel e UC Berkeley Lester Center for Entrepreneurship. Il concorso è stato ideato per motivare i giovani imprenditori a sviluppare tecnologie innovative in grado di risolvere le sfide del mondo reale, sviluppare modelli di business attuabili e trasferire la tecnologia dai laboratori universitari al mercato.