I nuovi orizzonti di Dell


Mobilità, storage, Cloud, end user solutions: soluzioni a tutto campo per Dell, sempre più protagonista nei progetti enterprise, grazie alle acquisizioni di rilievo effettuate negli ultimi anni

Un fornitore di servizi e soluzioni a tutto campo: questa la nuova Dell (www.dell.it), nata dal deciso cambio di pelle, iniziato tre anni fa, con una campagna di acquisizioni, che ha visto entrare nell’orbita della società nomi del calibro di Wyse, SonicWALL, Compellent e Force10, solo per citare i più recenti. Oggi, Dell è «la terza società di informatica nel mondo, con un fatturato annuo superiore ai 62 miliardi di dollari», dichiara l’amministratore delegato della filiale italiana, Filippo Ligresti. Merito anche della decisione di aprirsi al canale, che per un’azienda – che era nata come “diretta” per eccellenza – è un cambiamento epocale, ma forse inevitabile, da quando il fondatore Michael Dell è tornato, a tempo pieno, sulla plancia di comando. Però l’IT è un settore dove l’innovazione paga sempre, e soprattutto «l’apporto del canale è indispensabile per proporsi sul mercato con una solida capacità progettuale – sottolinea Ligresti – che mettiamo a disposizione del nostro target ideale, costituito dalle imprese che vanno dai 300 ai 10mila dipendenti, come dire, la classica azienda medio-grande». Sul nostro mercato, Dell può contare su una struttura di 320 persone, 200 delle quali nelle sedi italiane – con 45 persone dedicate a seguire il canale e 70 alla prevendita – e 120 in quella di Montpellier nel sud della Francia, senza dimenticare, che nell’arco degli ultimi due anni abbiamo effettuato oltre cento assunzioni nel nostro Paese». Anche perché l’Italia non manca di dare soddisfazioni a Dell: «Il nostro fatturato è cresciuto del 25% negli ultimi due anni, con previsione di crescita del 30% per i prossimi due, e abbiamo conquistato la seconda posizione nei mercati server x86, notebook e Pc desktop, dove nel 2010 eravamo al terzo posto» – spiega Ligresti.

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L’ORA DEL BYOD

Ci pensa invece Vincenzo Esposito, director end user solutions per l’area Emea, ad analizzare più da vicino i fenomeni in atto sul mercato. Su tutti, spicca l’IT consumerization, il fenomeno che vede un uso sempre maggiore in azienda dei propri dispositivi, smartphone e tablet, davanti a tutti. Quello che va sottolineato – spiega Esposito – è che il BYOD (da “Bring Your Own Device”, porta il tuo apparecchio) è «un fenomeno che nasce dall’alto delle aziende, in quanto è il CIO in prima persona che vuole utilizzare il suo iPhone anche sul lavoro, ed è per questo che c’è molto interesse sul tema». Interesse che però – secondo Dell – non prevede un approccio univoco, ma un set di risposte che comportano lo sviluppo di un approccio strategico nell’arco di 3-5 anni, «analogamente a quanto è stato fatto a suo tempo per lo storage e i data center». Il piano di Dell prevede cinque best practice, tra le quali spiccano la profilazione degli utenti, che non hanno tutti le stesse esigenze, e la messa in atto di progetti pilota, senza dimenticare passi importanti quali la gestione dei dispositivi con strumenti di ottimizzazione e l’utilizzo di progetti di desktop virtualization.