Gruppo TeamSystem: guardare sempre avanti


Un piano di investimenti in sviluppo pari a 16 milioni di euro in quattro anni per dare risposte concrete a un mercato in continua evoluzione

Solidità finanziaria, costanti investimenti in ricerca e sviluppo, approccio manageriale e soluzioni sempre allo stato dell’arte fanno del Gruppo TeamSystem (www.teamsystem.com) uno dei protagonisti più in vista dell’industria italiana del software gestionale. Nel corso degli ultimi anni la società ha rafforzato il proprio posizionamento sia attraverso la crescita organica, grazie a un continuo rinnovamento dei prodotti e dei servizi, sia tramite importanti operazioni di acquisizione e partnership strategiche. «Anche per il 2012 intendiamo proseguire su questa strada – assicura l’amministratore delegato del Gruppo, Federico Leproux -; a fine anno abbiamo approvato un piano di investimenti di 16 milioni di euro in quattro anni per un refresh tecnologico di tutte le linee di prodotto, mentre intendiamo continuare a estendere la nostra proposizione in settori adiacenti al nostro offering tradizionale per venire incontro alle esigenze sempre nuove che esprime il mercato». Dopo l’acquisizione di Harpax, perfezionata lo scorso settembre, che ha portato alla nascita della nuova divisione TeamSystem Communication, focalizzata su un’offerta integrata di software gestionale e soluzioni avanzate di telefonia, TeamSystem ha infatti in cantiere altre novità interessanti che le consentiranno di diventare ancora più competitiva in un momento in cui i cambiamenti non mancano di certo, né dal lato dell’offerta, né da quello della domanda, e tanto meno da quello tecnologico.

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 «Dal lato dell’offerta – prosegue Leproux -, continua quel processo di consolidamento che premia le grandi aziende a discapito di quelle di dimensioni minori, un trend che cerchiamo di interpretare al meglio attraverso una strategia coerente e razionale che ci porta a organizzarci in maniera sempre più professionale e ad ampliare l’offerta per adiacenze successive, evitando inutili sovrapposizioni che, anziché consentire efficaci economie di scala, fanno solo aumentare le complessità».

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Dal punto di vista tecnologico i temi sul tappeto sono molteplici, e anche in questo caso bisogna fare scelte ponderate. «Per quanto riguarda la tecnologia server – sottolinea Leproux -, si sta affermando definitivamente il duopolio Linux-Microsoft. Più sfumate, invece, le modalità con cui verrà declinato il tema del Cloud. Innanzitutto bisogna distinguere tra Cloud privato e pubblico: nel primo caso si tratta dell’evoluzione naturale di processi avviati da tempo e ormai abbastanza definiti dal punto di vista funzionale; diverso il caso del Cloud pubblico, dove vengono rese disponibili porzioni di macchine o programmi usati da una moltitudine indifferenziata di soggetti. In questo caso credo che le aziende si muoveranno con cautela, utilizzando sulla nuvola solo le funzionalità più elementari e mantenendo al proprio interno la gestione dei dati business critical. Diverso il caso dell’affermarsi del canale Web come modalità di delivery e fruizione degli applicativi, che però non definirei Cloud, così come l’esigenza di rendere disponibili un numero crescente di applicazioni sui dispositivi mobili emergenti basati su diverse piattaforme. Anche in questo caso si tratta di operare razionalmente: è difficile che qualcuno decida di gestire le fatture o la contabilità su un tablet, mentre attività quali la tentata vendita o la logistica di magazzino possono trarre vantaggi concreti dall’estrema portabilità di questi device». Le tecnologie emergenti, insomma, daranno agli utenti una maggiore possibilità di scelta, senza fagocitare le soluzioni pre-esistenti. «Proprio per questo le piccole e medie imprese hanno bisogno di partner tecnologici sempre più affidabili, in grado di affiancarli in maniera proattiva nel loro percorso evolutivo – dice ancora Leproux -; anche se i clienti sono più informati e preparati rispetto al passato, grazie anche al naturale ricambio generazionale, il fornitore di tecnologia continua a rivestire un ruolo importante, soprattutto se dimostra di capire a fondo le specifiche esigenze di ogni cliente ed è in grado di indirizzarlo verso soluzioni flessibili e modulari in grado di adattarsi alle sue reali necessità di business». Un ruolo che TeamSystem interpreta al meglio grazie a un team di circa 900 professionisti, 27 filiali presenti su tutto il territorio nazionale e un ecosistema di oltre 600 business partner qualificati e motivati.

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