L’INTERNET OF EVERYTHING DI CISCO. L’EXPO 2015 SENZA CONFINI

I novanta giorni di Agostino Santoni al timone del colosso del networking. Rotta fissa su mobilità, cloud computing e collaboration, ma senza dimenticare il BYOD dove la carta vincente si chiama Unified Access

 

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Agostino Santoni, amministratore delegato di Cisco ItaliaSi parla da tempo di “Internet of Things” o di Internet degli oggetti, per intendere l’utilizzo della Rete per connettere anche le cose di uso comune e renderle “intelligenti”. E se i numeri non sono ancora da record (il 99,8% degli oggetti non è ancora connesso), le prospettive sono strabilianti, visto che dal 2015 tutti gli elettrodomestici con uno street price dai 200 dollari in su avranno il loro bravo indirizzo IP. «È anche per questo che noi di Cisco preferiamo parlare di “Internet of Everything” per riferirci a un modo di concepire la rete come strumento adatto per mettere insieme le persone, i dati, i processi e le cose» – spiega Agostino Santoni, amministratore delegato di Cisco Italia (www.cisco.com/it), incontrando la stampa a poco più di tre mesi dal suo arrivo in azienda. «I novanta giorni dal mio ingresso in azienda – prosegue Santoni – rappresentano una tappa simbolica che tradizionalmente si presta per fare i primi bilanci. E questa esperienza è più che positiva, perché ho trovato subito una sintonia di valori con un’azienda che, non a caso, ha ottenuto il riconoscimento di Great Place to Work anche per il 2012. Un fatto che – all’interno dell’azienda – si manifesta in numerosi aspetti, come l’attenzione ai dipendenti e lo stile di management (che tiene conto del work-life balance) – mentre verso l’esterno – si traduce in un elevato livello di corporate social responsibility (CSR), con molte iniziative che puntano a promuovere la cultura digitale non solo verso le imprese, ma anche verso i cittadini».

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L’iniziativa “A scuola di Internet” è un esempio di questa attenzione. Tramite questo progetto, i dipendenti Cisco hanno finora svolto attività di formazione a favore di 15mila studenti, con un occhio di riguardo anche verso i genitori e gli insegnanti. Segnaliamo anche il programma “Networking Academy”, che in oltre 15 anni ha certificato più di 80mila persone, «l’85% delle quali – spiega Santoni – ha trovato lavoro entro sei mesi, oppure, ha migliorato la propria posizione lavorativa». L’altro aspetto che il nuovo amministratore delegato apprezza di Cisco è il radicamento nel territorio del nostro Paese, che richiama immediatamente la partnership con l’evento Expo 2015, di cui Cisco è global sponsor e per il quale ha investito ben 40 milioni di euro, e che per Santoni rappresenta «un’opportunità straordinaria per concepire un modello di soluzioni e di servizi per sviluppare le città intelligenti, in modo da dimostrare concretamente le possibilità offerte dalle tecnologie». E infine, a proposito di tecnologie, i focus di Cisco sono ben saldi: su tutti svettano mobilità, cloud computing e collaboration, ma senza dimenticare il Byod dove la carta vincente si chiama Unified Access, che per Santoni rappresenta «una soluzione unica sul mercato che permette di gestire tutti i dispositivi in rete sempre ai massimi livelli di sicurezza grazie al nostro software».