Grandangolo – Partenza in salita

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Partenza in salita. Come definire diversamente l’avvio di quest’anno per il mercato It. «Mi sono messo le mani nei capelli quando ho visto i numeri», ha affermato senza mezzi termini Giorgio Rapari, presidente di Assintel, commentando i risultati delle anticipazioni dell’Assintel Report 2010, e, mostrando un certo disappunto, ha aggiunto: «L’innovazione non sembra proprio essere una priorità per le imprese». Infatti i numeri, impietosi, presentati da Alfredo Gatti, managing partner di Nextvalue ed estensore del rapporto, non sono confortanti: il primo trimestre 2010 si è chiuso all’insegna di un -7,7% rispetto all’ultimo trimestre del 2009 (definito da tutti l’anno peggiore per l’It, e non solo) e uno sconfortante -25,8% rispetto al primo trimestre dello scorso anno («che però ancora non risentiva della crisi, anzi è stato l’ultimo “quarto” positivo, +10%», si affretta a dire Gatti, per non gettare la platea in totale depressione). Se contestualizzate dunque, queste cifre non sono poi così catastrofiche, considerando anche che il quarto trimestre del 2009, essendo l’ultimo, tradizionalmente è il migliore per ragioni di stagionalità degli ordini e di scadenze di fine anno. Certo non si può essere contenti, ma «ci sono spiragli di ripresa nel terzo trimestre – dà speranza Gatti -, periodo in cui dovrebbe registrarsi un +3,1% rispetto al precedente, soprattutto grazie ai grandi spender It e a partire dal comparto hardware e assistenza tecnica che crescerà di oltre il 7%».


Ci si avvia dunque, lentamente, verso la normalità, ma «questa nuova normalità sarà diversa dalle precedenti perché non si tornerà alla situazione pre-crisi», è opinione di Gatti.


In quanto ai mercati di riferimento quelli che nel trimestre si sono mostrati più attivi nella spesa It sono le telecomunicazioni e media, il consumer, le utility, la sanità e gli enti locali (con una crescita degli investimenti tra l’1 e il 3,5%); pressoché ferme le banche, in leggero calo la Pa, le assicurazioni e i trasporti, decisamente negativi il commercio e servizi insieme all’industria (fino a oltre il 10% in meno).

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«Le aspettative del mondo It però sono migliori di 2-3 mesi fa», torna a dare speranza l’analista, riferendosi alle risposte di un panel di poco meno di un migliaio di Cio. Secondo i risultati di questa piccola inchiesta negli ultimi due anni è stata perseguita una strategia di riduzione dei costi, mentre oggi c’è un ritorno alla consapevolezza della strategicità dell’Information technology, soprattutto tra i grandi spender. Mai come oggi la parola chiave è produttività, «c’è nelle imprese un bisogno impellente di ritorno alla produttività e l’It ne è l’abilitatore – sottolinea Gatti -. Le moderne tecnologie, tra queste il cloud computing, sono una grande chance per la produttività, non solo per le imprese, ma anche per la Pa».


Da parte dei Cio si riscontra infatti un notevole e crescente interesse oltre che per la virtualizzazione, ma questa attenzione non è di oggi, anche per la collaboration e il social media, spinti dalla richiesta degli utenti interni, e per tutto ciò che è connesso al cloud computing, cioè SaaS, PaaS e IaaS, perché concorrono a liberare risorse.


Altre tecnologie ritenute strategiche sono la Business intelligence e il Performance management, il Content management (in forte incremento), la tecnologia mobile e ovviamente la sicurezza che non perde attrattività.


Dunque questi potrebbero essere i pilastri per l’auspicata e attesa ripresa.