LO STORAGE LIQUIDO DI DELL


Grazie a una oculata campagna di acquisizioni la società è in grado di competere ad armi pari con i nomi più blasonati offrendo i vantaggi tipici del suo modello di business

Sin dal 1984, anno della sua fondazione, Dell (www.dell.it) ha deciso di guardare al mercato ICT in maniera molto pragmatica, cercando di capire esattamente cosa vogliono i clienti e costruendo un’offerta adeguata, particolarmente attenta al rapporto prezzo/prestazioni. Dopo aver portato questo modello nel segmento del personal computing, acquisendo in breve tempo una posizione di tutto rispetto, ora è la volta del mondo enterprise, attraverso una proposizione che coinvolge tecnologie server, storage e di networking, accompagnate da una vasta gamma di servizi a valore. Nello storage, in particolare, Dell ha sviluppato nel tempo un’offerta ampia e articolata, in grado di coprire tutte le esigenze di un mercato in continua evoluzione, complice l’esplosione dei dati digitali che, secondo IDC, porterà i contenuti prodotti nel mondo a crescere di 45 volte entro il 2020. Grazie a un’oculata campagna di acquisizioni – Compellent, EqualLogic, PowerVauld e, ultima in ordine di tempo, Ocarina Network – ora Dell è in grado di competere ad armi pari con i nomi più blasonati del mondo storage, garantendo i vantaggi tipici del suo modello di business.

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«L’obiettivo finale – spiega Fabrizio Garrone, solutions manager Public & Large Enterprise della società – è quello di aiutare le aziende, qualsiasi sia la loro dimensione e il comparto in cui operano, a gestire i propri dati in modo flessibile ed efficiente, attraverso una architettura che definiamo Fluid Data, in cui lo storage riveste un ruolo fondamentale. Abbiamo indirizzato i nostri investimenti in ambito storage nell’acquisizione di proprietà intellettuali in grado di incrementare la produttività e l’efficienza di questi ambienti, partendo dal presupposto di disaccoppiare la gestione dei dati dall’hardware, l’unico modo per venire incontro alle esigenze dei data center di oggi, fortemente virtualizzati, differenziandoci in tal modo da altre tecnologie storage proprietarie, secondo noi meno dinamiche». La road map per il prossimo futuro prevede, per i primi mesi del 2012, anche l’introduzione di funzionalità di compressione e deduplica, portate in dote da Ocarina. Come sempre la validità di una proposta tecnologica deve essere provata sul campo e Dell vanta già numerose testimonianze di clienti soddisfatti anche in quest’ambito. A livello italiano, una delle referenze più interessanti è quella di Iper, catena di distribuzione che conta 26 ipermercati e 120 supermercati, che utilizzava da diversi anni una rete San con tecnologia fibre channel che non consentiva di sfruttare al meglio unità disco costose e ad alte prestazioni, un problema comune ad altre soluzioni di storage presenti in azienda. Dopo una attenta selezione, la società ha deciso di adottare una rete San Dell Compellent Storage Center imperniata sulla tecnologia Dell Fluid Data come base di un’infrastruttura completamente virtualizzata. I risultati non si sono fatti attendere: quando la società ha effettuato la migrazione di un database Oracle dalla precedente soluzione a Dell Compellent, per esempio, il numero di unità disco necessarie è stato dimezzato, senza andare a discapito dell’intelligenza del sistema, che è risultata anzi più efficace e semplice da gestire.

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