Apple: lo smartwatch non s’ha da fare (non ora)

L’orologio di Cupertino slitta a dicembre per colpa del display…e di un nulla osta

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Tranquillizziamo i deboli di cuore: probabilmente le chance per vedere Tim Cook salire sul palco il prossimo autunno per presentare, assieme al nuovo iPhone, anche l’iWatch ci sono tutte. Quello che cambia è la disponibilità nei negozi per gli utenti che finali, che potrebbero dover attendere dicembre per mettere le mani sul primo smartwatch di Apple. Il motivo per un ritardo di qualche mese starebbe nei materiali necessari a produrre gli orologi. Non semplice plastica o policarbonato, ma un vetro con cristalli e zaffiro, una cassa in grado di resistere e non rovinarsi al contatto con l’acqua e una serie di sensori per monitorare l’attività fisica.

Permesso per la commercializzazione

Nulla che sia complicato costruire al giorno d’oggi, ma non nei tempi previsti dall’azienda di Cupertino. Pare inoltre che, oltre alla complessità per l’assemblaggio, penda sulle tempistiche anche il parere positivo della Food and Drug Administration degli USA, l’ente che regolamenta i prodotti alimentari e farmaceutici. Nel caso di Apple l’orologio intelligente, essendo un dispositivo in grado di monitorare la salute di chi lo indossa, necessita del nulla osta della FDA per essere commercializzato.

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